Ha lasciato libero quell’uomo violento, che aveva torturato la moglie per anni. Secondo lei, giudice delle libertà francese, Pascal Guibault non era così pericoloso da dover restare in carcere. Guibault è uscito di galera e ha ucciso la moglie. A processo non c’è mai andato. Ma ora in tribunale finisce lei, la giudice che l’ha scarcerato nel giugno dell’anno scorso.
Violenze quotidiane. Succede tutto nella regione di Poitiers, dove Mireille Guibault, insegnante, vive con il marito (un ex militare poi impiegato all’università) e i tre figli. E’ il giugno 2007 quando Mireille decide di lasciare la sua casa e chiedere il divorzio. A spingerla è l’esasperazione, il dolore. Da tempo il marito Pascal la sottopone a torture e violenze. La picchia brutalmente e, intanto, riprende tutto con una telecamera. Una violenza quotidiana, soprusi continui e insopportabili. Mireille non ce la fa più. E decide di denunciare il suo tiranno. Scappa coi tre figli e si rifugia da amici fidati.
L’arresto. Pascal Guibault viene fermato dalla polizia, l’agente di turno quella sera ricorda ancora il volto sconvolto di Mireille, quella perquisizione veloce nella casa dei Guibault che permise di appurare la verità in fretta. Guibault resta in cella due giorni, ma la giudice, inaspettatamente, decide di lasciarlo libero. Eppure davanti al procuratore quell’uomo aveva ammesso i suoi massacri quotidiani, aveva continuato a minacciare la moglie anche sotto gli occhi degli agenti. “Il suo stato psichico era ritenuto pericoloso” accusa l’avvocato di Veronique Bernard, sorella di Mireille.
La tragedia. La procura era così preoccupata da fissare l’udienza il 19 giugno. Solo undici giorni dopo la scarcerazione. Troppi, comunque. Quella mattina Pascal non va in tribunale. Fin dall’alba aspetta sotto l’albergo dove la moglie si è nascosta, la vede uscire e le spara.
Una calibro 22 a canna lunga per uccidere Mireille, un fucile per sé stesso. Morti tutti e due. Secondo la sorella di Mireille, la colpa è, anche, di quel giudice che ha scarcerato Pascal. L’udienza contro la magistrata è fissata per l’8 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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