Dopo le cozze «invecchiate» adesso i cinesi si stanno specializzando in scarpe di cuoio che, nel migliore dei casi, sono sintetiche. Molte invece contengono una percentuale di «cromo esavalente» superiore fino a dieci volte il limite di legge di «3 mg/kg», cioé 3 milligrammi per chilo. Superata questa soglia si corrono gravi rischi che vanno dalle dermatiti fino ai tumori alla pelle. E per questo vanno immediatamente confiscati.
Un nuovo caso di frode in commercio dunque che mette seriamente a repentaglio la nostra salute. Colpendo in particolare gli strati più deboli che, non potendo permettersi articoli di qualità, deve ricorre a merce «low cost». E se qualche giorno fa i ghisa trovarono nella dispensa di un ristorante cinese di viale Monza cozze scadute da giugno 2010. Ora si scopre, come si legge in «Lineapelle», mensile dellUnione nazionale industria conciaria, che i negozi cinesi di abbigliamento vendono scarpe e guanti tossici, perché pieni di «cromo esavalente».
Si tratta di un metallo i cui stati di ossidazione vanno dal 2 al 6 ed è proprio questultimo, lesavalente indicato anche con il simbolo «Cr+6», a essere il più «stabile» e il più nocivo per la salute, in quanto cancerogeno. Per questo la normativa fissa a 3 milligrammi per chilo la sua presenza in articoli in cuoio che, a contatto con la pelle, nel migliori dei casi possono determinare allergie e dermatiti.
Nelle scorse settimane dunque, gli inviati di «Lineapelle» hanno acquistato in quattro negozi di Chinatown otto paia di scarpe, su cui era regolarmente stampigliato il marchio «vero cuoio», poi fatte analizzare in laboratorio. Il primo acquisto, effettuato al modico prezzo di 25 euro, si è rivelato essere di «pura plastica». Una «sola» dunque, ma non pericolosa per la salute. In un secondo negozio sono state comprate quattro paia per 60 euro e due, incredibilmente, sono risultate davvero in pelle. La terza però ha fatto suonare il campanello dallarme in quanto conteneva 3,7 milligrammi di cromo esavalente per chilo. Campanello diventato sirena dallarme con il quarto paio, in quanto il «Cr+6» era salito a 23,8 mg/kg.
Nel terzo negozio le scarpe a 28 euro si sono ancora una volta rivelate una normale, ma innocua, fregatura: erano sintetiche. Ma il quarto punto vendita ha destato maggiori preoccupazioni. Non solo le due paia di calzature, 15 euro luna, rivelavano una percentuale di esavalente rispettivamente di 25,8 e a 36,7 milligrammi per chilo.
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