Si chiama «Terra nelle Scarpe», la mostra che verrà inaugurata martedì a Milano (ore 18.20 a palazzo Isimbardi, sede della Provincia). L'esposizione, promossa dall'assessorato alla Moda ed eventi rimarrà aperta fino al 7 marzo: indaga il rapporto che ci lega alla terra, attraverso le scarpe grazie alla ricerca dell'artista vicentino Antonio Gregolin. Scarpe di personaggi famosi e scarpe comuni. «Perchè - come diceva Forrest Gump nell'omonimo film - dalle scarpe si possono capire molte cose di una persona».
Oltre settanta le scarpe esposte, «non ho pensato a una mostra feticista - spiega l'artista - ma a dare risalto alla nostra identità culturale». Ci sono le scarpette di legno del protagonista del film «L'Albero degli zoccoli» accostate a quelle più moderne di Ermanno Olmi. Ci sono le scarpe da cava di un giovane Mauro Corona, oggi affermato scultore, scalatore e scrittore di montagna, ma anche quelle «dalle suole consumate dei reporter», che appartengono a due maestri contemporanei della carta stampata e della televisione, come Ettore Mo e Toni Capuozzo, eredi quasi ultimi di quell'andare per strada a caccia di notizie.
Dai musei della Grande Guerra sono esposte le scarpe dei soldati austriaci e italiani. Come quelle dei deportati nei campi di concentramento tedeschi.
Gregolin nella sua originale ricerca ha battuto i sentieri dello spirito: «Bussando alle porte di conventi e monasteri ho trovato scarpe fatte a mano e mai uscite prima dai monasteri femminili di clausura. Le pantofole liturgiche dei monaci armeni dell'Isola di S.Lazzaro-Venezia Sandali francescani fino a quelli di un pellegrino di Santiago».
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