Dopo la scossa di terremoto gli archeologi della Sovrintendenza di Roma si sono presi cura, in particolare, delle colonne della capitale: i monumenti più a rischio in caso di sisma. Così Cinzia Conti, archeologa restauratrice, ha visitato per prima la colonna Antonina, in piazza Colonna, che poggia su un suolo alluvionale di ghiaia e argilla, particolarmente sensibile alle sollecitazioni, anche perché si trova in una piazza molto frequentata. «Sono unarcheologa della Sovrintendenza», ha detto alle forze dellordine che stazionano davanti a Palazzo Chigi che lhanno subito controllata. Poi, ispezionato il piede del monumento, è entrata nella porticina che si trova sul fronte opposto della colonna rispetto a Palazzo Chigi e ha raggiunto la sommità della colonna. La verifica sulle superfici del monumento è mirata ad accertare che non ci siano scollature e che le nuove stuccature, che risalgono allultimo restauro, quello del 1988, siano ancora in sede.
«Lesito è positivo - ha commentato l'archeologa - Andò diversamente nel 1345, durante il terremoto descritto dal Petrarca, nel quale si spezzarono i rocchi interni della colonna e la scultura centrale della Vittoria fu sconnessa dal suo asse». La stessa visita spetta anche alla colonna Traiana, che però, poggiando sulla roccia del Palatino, corre molti meno rischi.
Positive sono risultate anche le verifiche al Colosseo, al Palatino e ai monumenti dellAppia Antica. «La villa dei Quintili e il Mausoleo di Cecilia Metella - ha spiegato larcheologa Rita Paris - sono abbastanza al sicuro perché poggiano su uno spesso strato di lava». Insomma, al momento non risultano conseguenze del terremoto per nessuno dei monumenti romani, ma la vigilanza resta comunque alta, e altri tecnici della soprintendenza archeologica nel tardo pomeriggio di ieri erano ancora al lavoro per verificare le condizioni del Colosseo. Allertati anche gli uffici della sovrintendenza comunale, ma non risulterebbero nuovi danni né alle Mura Aureliane né agli altri siti archeologici di competenza del Comune di Roma. Intanto i controlli e le verifiche non si fermano alle vestigia della Roma classica.
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