Andrea Indini
Finora è stato uno scherzo. I 34 gradi che hanno battuto sulla testa dei milanesi in questi giorni, sono stati soltanto le prove generali per la «grande estate». Il caldo, quello vero, deve ancora venire. A partire da oggi.
Ed è subito «emergenza anziani». Ospedali, Protezione civile e centri assistenza sono già in allerta e pronti a intervenire. Mentre il livello del Po continua a scendere, avvicinandosi alle minime toccate nel 2003, e lozono supera le soglie di allarme con picchi che superano i 200 microgrammi per metro cubo, il capoluogo lombardo corre ai ripari. «Quando arriva lestate - spiega Daniele Izzo, meteorologo del Centro Epson meteo - parlare di caldo normale è impossibile». Tradotto: ci dobbiamo aspettare un po di tutto. «Passato il fine-settimana, avremo un sensibile aumento della temperatura accompagnato, però, da un innalzamento dei livelli di umidità». Così se tra sabato e domenica si sono toccati i 34 gradi, a partire da questa mattina (e almeno fino a giovedì sera) ci sarà un aumento di uno o due punti graduali della temperatura reale. «Cambierà considerevolmente il livello di umidità, che potrà toccare anche il 50-55 per cento - continua Izzo -, facendo alzare la temperatura percepita intorno ai 40 gradi». La Protezione civile parla di «livello 2», caldo alto, e di «emergenza siccità». Sabato mattina, nei comuni di Besana Brianza e di Renate, i rubinetti di duemila famiglie sono rimasti senza acqua e il Consorzio idrico di zona si è visto costretto a razionare le forniture di acqua potabile. «Possiamo tirare al massimo fino a metà luglio - ha dichiarato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso - e, nel frattempo, sperare che piova, perché se non arriva un po di acqua dal cielo la situazione al Nord può diventare drammatica». E proprio i temporali estivi saranno attesi nella nottata di giovedì. «Ci aspettiamo qualche pioggia - continua Izzo - portata da venti che smuovono latmosfera». Quindi, un po di fresco? «In realtà, non cambierà granché, anche se i venti rimuoveranno in parte il ristagno di umidità nei bassi strati».
E con il caldo di questi giorni sono arrivati anche i primi malori. «Riceviamo più di mille telefonate al giorno - dichiara il 118 -, molte persone sono preoccupate e ci chiedono come prevenire i disagi». Servizi sociali in allerta per le persone anziane e fragili, come i bambini e i malati. «A Milano ci sono 92mila anziani soli - spiega Tiziana Maiolo, assessore alle Politiche sociali - e di questi ne abbiamo selezionati 5mila che teniamo monitorati quotidianamente». In seguito a unoperazione congiunta con Asl, case di riposo e centri per anziani, «ci siamo mobilitati per tener sotto controllo le persone che definiamo a rischio», continua lassessore. Ma oltre ad alcuni consigli pratici, come il bere tantissimo, ci si appella al «buon vicinato». Qualche giorno fa, per esempio, una signora di ottantanni ha contattato il 118 segnalando che la sua vicina, una signora sulla novantina, non rispondeva al telefono. Fortunatamente si è trattato di un falso allarme.
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