An scende in piazza: «Fermate Gasbarra»

Enza Colagrosso

An oggi scende nelle piazze e nei mercati dei 120 comuni della provincia di Roma. «Con questa iniziativa di mobilitazione la Federazione dei Circoli della provincia di Roma di An - spiega Francesco Petrocchi nella sua veste di responsabile degli Enti locali della Federazione - vuole porre in evidenza la totale inefficienza della giunta Gasbarra e il fallimento di questo governo di centrosinistra. Allo stesso tempo, la manifestazione vuole anche tutelare gli enti locali impegnandosi a riportare la Provincia di Roma come era prima di Gasbarra, ossia un Ente centrale e non sgabello del Comune di Roma».
Nei 120 comuni, dove l’operazione «Fermare Gasbarra» sarà portata avanti per tutto novembre, già da oggi banchetti, piccoli gazebo ma anche incontri di dibattito con i cittadini saranno lo strumento usato dagli esponenti di Alleanza Nazionale per rendere pubblica la loro denuncia che pone in rilievo quelli che sono i risultati disastrosi della giunta Gasbarra. I numeri che si possono leggere sui volantini distribuiti ai cittadini sono questi: ad esempio, il dato riguardante la spesa corrente nel bilancio di previsione della Provincia è di 400 milioni di euro, in conto capitale ci sono oltre 2 milioni di euro ma nel 2004 solo poco più di 10 milioni di euro sono stati destinati ai bandi per comuni della provincia. Nel 2005 il trattamento per questi enti locali è stato lo stesso. È chiaro che di tutte le risorse a disposizione della Provincia solo una piccola parte viene destinata alle esigenze dei comuni, o per essere più chiari alla realizzazione di strade, scuole o centri anziani. Se gli enti locali hanno avuto pochissimo, si legge sempre sul volantino della Federazione dei Circoli della provincia di Roma, questo non è stata la conseguenza di una politica oculata messa in atto da Gasbarra perché a fronte della totale mancanza di investimenti, l’indebitamento della Provincia è passato da 619 milioni di euro a 879 milioni di euro nel 2005, quindi in 2 anni 250 milioni di euro di debito in più e 20 milioni di euro di interessi passivi in più, senza che ha questo abbia corrisposto un servizio migliore per i cittadini. Infatti lo stanziamento per gli investimenti di scuole, strade e centri storici è diminuito di 77 milioni di euro. «Queste cifre abbiamo sentito il dovere di dirle ai cittadini - ribadisce Francesco Petrocchi - perché il bilancio della Provincia è disastroso e serve solo al funzionamento del “Palazzo” e ad accontentare le clientele». «Sprechi - continua Petrocchi - come ad esempio l’acquisto dei vagoni presentato in questi giorni. Hanno ingessato il bilancio provinciale per l’acquisto di questi convogli e tale azione, a prescindere da ogni altro tipo di giudizio, non è una competenza diretta della Provincia.

Se si volevano fare interventi sul trasporto pubblico ritengo che avrebbero dovuto farlo magari con la realizzazione di nuovi percorsi che raggiungessero quei territori ancora non adeguatamente collegati. L’acquisto di vetture ferroviarie a danno d’investimenti molto più importanti resta per me una scelta scellerata».

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