RomaPredica bene ma razzola male Luigi De Magistris, campione manettaro e candidato sindaco di Napoli. L’ex pm, infatti, sebbene abbia come slogan quello di «difendersi nel processo e non dal processo», sta battendo tutti i record quanto a incoerenza. All’europarlamento, dove De Magistris siede dal 2009, sono infatti pervenute altre due (ma forse sono addirittura di più, ndr) richieste di attivazione dell’immunità parlamentare. Insomma, con la mano sinistra l’esponente dell’Italia dei valori schiaffeggia Berlusconi che - a suo parere - fa di tutto per dribblare le sentenze; con la mano destra alza lo scudo dell’euroimmunità per difendere se stesso. E ieri, a pungere l’ex magistrato ci ha pensato l’eurodeputato del Pdl Sergio Silvestris: «Presidente Buzec - ha chiesto sarcastico - credo ci sia un errore nella traduzione. Non credo che De Magistris possa aver richiesto la difesa della propria immunità a questo Parlamento quando in Italia è il campione del contrasto all’istituto dell’immunità». E ancora: «In due anni di attività al Parlamento europeo risulta l’italiano più immunizzato della storia d’Europa». Due nuovi casi certi, dunque, rispetto ai tre già in piedi.
Uno è quello su cui proprio oggi l’europarlamento dovrà esprimersi e riguarda il duello infinito con l’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, pure lui deputato europeo. Mastella ha citato l’ex magistrato per diffamazione chiedendo un milione di euro di danni da devolvere in beneficenza al «Villaggio dei ragazzi» di Maddaloni. Accusa a cui l’ex magistrato ha richiesto lo scudo per non voler rispondere di un’intervista piccantissima del 31 ottobre 2009 in cui De Magistris diceva che «Mastella era implicato in una mia inchiesta e aveva cercato di fermarmi». La commissione giuridica dell’europarlamento si era già espressa per il «sì» all’immunità e oggi ci sarà il parere dell’Aula.
Un’altra immunità riguarda la controversia in cui l’ex pm viene accusato di diffamazione dai vertici della Bagnolifutura. Anche qui processo sospeso in virtù dell’euroscudo. Ma come? Non ci si difende sempre «nel» e non «dal» processo? L’aspirante sindaco di Napoli, messo di fronte alla contraddizione, un mesetto fa fece spallucce: «L’immunità è garantita dall’articolo 68 della nostra Costituzione e dal Trattato sulle guarentigie della comunità europea. A giugno convocammo diversi eurodeputati per smascherare il bluff della bonifica di Bagnoli, scandalo di livello europeo.
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