Scheda/ Decreto fiscale: dallo scudo alle pensioni

Roma - Il Senato ha votato oggi la fiducia al Decreto fiscale. Il Consiglio dei ministri si riunisce però questa mattina per varare un decreto correttivo su alcune misure approvate dall’Aula ma ritenute contraddittore. La cosiddetta manovra estiva prevede interventi di stimolo all’economia e, a differenza di quanto avvenuto solitamente negli anni scorsi, non contiene manovre correttive sui saldi di bilancio. Il Dpef 2009-2013, infatti, fissa la stima di deficit al 5,3% del Pil nel 2009 e al 5% nel 2010 sia a livello tendenziale che programmatico.

Scudo fiscale, stretta sui paradisi
Il decreto introduce per la terza volta in Italia la sanatoria sui capitali illecitamente esportati all’estero. L’emendamento prevede un’imposta al 50% su un rendimento presunto annuo del 2% negli ultimi 5 anni, con un prelievo quindi pari al 5% del capitale. Lo scudo, che sana solo i reati di omessa dichiarazione e dichiarazione infedele, consentirà la regolarizzazione delle attività detenute nell’Unione europea e il rimpatrio di quelle in Paesi extra Ue dal 15 settembre 2009 fino a metà aprile 2010. Il governo ha detto che "l’assoluta imprevedibilità del numero di soggetti interessati" e "l’indeterminabilità della distribuzione temporale del gettito" fra 2009 e 2010 rende impossibile fare previsioni sui ricavi per l’Erario. Secondo alcuni banchieri d’affari potrebbero emergere 50-100 miliardi di euro per un gettito di 2,5-5 miliardi. A fronte della sanatoria, il decreto prevede una stretta sulle attività non dichiarate detenute nei paradisi fiscali, che saranno considerate ai fini fiscali frutto di evasione "salvo prova contraria". Giro di vite anche sugli arbitraggi fiscali internazionali.

Bonus su aumenti capitali Pmi , utili reinvestiti
Arriva un bonus fiscale per gli aumenti di capitale di piccole e medie imprese fino a 500.000 euro. Il decreto riconosce uno sconto sulle tasse pari al 3% dell’aumento di capitale per cinque anni. La misura rientra nell’ambito del negoziato tra Tesoro, Confindustria e Abi sulla moratoria di un anno dei crediti in scadenza. Il decreto prevede poi la detassazione al 50% sugli utili reinvestiti in nuovi macchinari e apparecchiature industriali fino al 30 giugno 2010, nota come Tremonti ter. La detassazione si applicherà già sugli investimenti del 2009 anche se il beneficio fiscale sarà riconosciuto in sede di saldo delle imposte sui redditi, quindi a metà 2010.

Pensioni: graduale aumento età L’accesso generalizzato alla pensione potrà essere adeguato alle aspettative di vita a partire dal 2015. In sede di prima applicazione l’aumento dell’età pensionabile non potrà superare i tre mesi. La revisione avverrà ogni 5 anni. Sale gradualmente a 65 anni dagli attuali 60 l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia delle donne nel pubblico impiego, in linea a una sentenza della Corte di giustizia europea. Le donne andranno in pensione a 61 anni nel 2010, a 62 dal 2012, a 63 dal 2014, a 64 dal 2016 e a 65 dal 2018. Previsti 2,5 miliardi di risparmi tra 2010 e 2018. Il decreto prevede per il periodo 2009-2011 l’obbligo della pensione per gli statali che hanno maturato 40 anni di contributi, sia effettivi che figurativi. Esclusi primari, magistrati e docenti universitari.

Sanatoria per badanti e colf
Dal primo al 30 settembre 2009 il datore di lavoro che ha alle proprie dipendenze irregolarmente da almeno tre mesi collaboratori domestici può dichiarare "la sussistenza del rapporto di lavoro" con un "contributo forfetario di 500 euro per ciascun lavoratore". La misura garantisce 1,3 miliardi in tre anni. La regolarizzazione delle badanti può essere fatta anche da un componente della famiglia non convivente con la persona non autosufficiente.

Tassa sull'oro
La tassa al 6% sulle plusvalenze da oro non potrà raccogliere un gettito superiore ai 300 milioni di euro. Poiché la Bce ha bocciato la norma, la tassa non dovrebbe applicarsi a Bankitalia. In caso contrario l’Italia rischia il deferimento alla Corte di giustizia europea. Stretta sulle commissioni di massimo scoperto, che non potranno superare lo 0,5% per trimestre degli affidamenti. A partire da novembre 2009 la data di valuta per bonifici, assegni circolari e bancari non potrà mai superare rispettivamente uno, uno e tre giorni successivi al versamento. La data di disponibilità economica per il beneficiario non può mai superare, rispettivamente, quattro, quattro e cinque giorni lavorativi.

Alitalia più rimborsi per obligazionisti e azionisti
Sale al 71% dal 35% circa la quota di rimborso per i piccoli obbligazionisti Alitalia. Per gli azionisti è previsto un rimborso pari al 50% del valore medio delle azioni nell’ultimo mese di quotazione.

I risparmiatori potranno cedere obbligazioni e azioni al Tesoro e avere in cambio titoli di Stato con scadenza 31 dicembre 2012 in un’offerta di scambio che si chiuderà il 31 agosto prossimo. Gli oneri per lo Stato ammontano a 230 milioni, che si aggiungono ai 100 già stanziati in bilancio

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