Riccardo Re
Illesi. Per fortuna. Però la botta c'è stata, assordante, spaventosa. Un boato nel cuore di Albaro, poco dopo la mezzanotte di venerdì, quando inspiegabilmente una Polo blu, con a bordo due giovani, perde il controllo in via Righetti. Una curva presa larga, neanche il tempo di una frenata e invece di ritrovarsi in via Perosio, poco prima di piazza Rensi, i giovani si ritrovano letteralmente in banca. Non è una rapina, ma molti residenti scaraventati giù dai letti per il frastuono stentano a crederlo. La vetrina e il muro della filiale di Banca Intesa, infatti, sono stati completamente distrutti dalla vettura che si è ritrovata «parcheggiata», quasi incastonata, tra l'ingresso della banca e una robusta quercia. Immediato l'allarme e tempestivi i soccorsi. Ad arrivare per prima una vettura dei vigili del fuoco che transitava di lì per un'altra emergenza, poi polizia municipale, carabinieri e ambulanze. Trasportato a San Martino il passeggero della Polo, ancora minorenne, ma solo per accertamenti. Il conducente, Marco Fiandaca, 18 anni, ha aspettato l'arrivo dei familiari. Oltre la madre, visibilmente sconvolta, anche gli altri parenti lhanno accompagnato al pronto soccorso, ancora sotto choc. Lì si è dovuto sottoporre ai controlli di rito, tra cui il prelievo di sangue per verificare il tasso alcolico e la presenza di eventuali sostanze stupefacenti.
La dinamica dell'incidente è ancora da accertare ma alcuni passanti dicono di aver visto le vetture dei giovani sfrecciare ad alta velocità. Si parla di più vetture perché dietro alla Polo vi era una Mini Cooper con a bordo altri due giovani che sono andati a stamparsi su una Panda azzurra lì parcheggiata. Tragedia sfiorata, ma scontri verbali in rotta di collisione. Numerosi i diverbi tra anziani residenti, preoccupati per i molteplici incidenti nella zona e i ragazzi accorsi sul posto e pronti a giustificare gli amici che «hanno visto guidare prudentemente». Mercoledì pomeriggio in via Righetti c'era stato un altro grave incidente. A Banca Intesa intanto ora devono fronteggiare la situazione di una filiale a cielo aperto. «I danni sono sicuramente ingenti - spiega Claudio Gesmundo, responsabile organizzazione Area Liguria - ma faremo di tutto per rendere operativa la struttura al più presto». Non sarà facile anche perché si deve ancora verificare la sicurezza della parte interna e dell'intera struttura portante.
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