Schiuma: «Basescu li riporti a casa»

Tra distanze e promesse di cooperazione, nel campo di via Candoni alla Magliana, e poi a Palazzo Chigi nel cuore del centro storico va in onda la visita in Italia del presidente della Romania, Traian Basescu. Che proprio sui rom ammette la sconfitta del tentativo di integrarli anche in Romania, chiedendo all’Italia di lavorarci su insieme. Mentre Alemanno e Berlusconi non alimentano sul punto polemiche, ci pensa Fabio Sabbatani Schiuma a farlo. «Noi facciamo una grande differenza tra romeni e rom - commenta l’esponente della Destra - e sappiamo che questi ultimi sono un problema anche lì nel loro Paese: siccome però sono cittadini romeni, invitiamo il presidente Basescu a fare di tutto per riportarseli a casa». Insomma, la proposta di cooperazione sui rom di nazionalità romena lanciata da Basescu non è raccolta da Schiuma. «Qui la gente non li vuole - insiste l’ex consigliere comunale - perché di fatto rubano, delinquono, maltrattano donne e bambini e non rispettano le nostre leggi». Ma parlando di comunità romena, Schiuma è molto più conciliante. «È la comunità più numerosa in Italia, costituita da persone oneste, spesso badanti e operai edili. E non ha nulla da temere, perché deve essere chiara per tutti la differenza con i rom». L’esponente della Destra conclude con l’invito al sindaco a «ripensare la cosiddetta scolarizzazione dei bambini rom: così com’è non funziona e risulta solo uno sperpero di denaro pubblico. Si passi alla “presa in carico” dei bambini affinchè frequentino per davvero gli istituti scolastici e a togliere la patria potestà a quei genitori che li schiavizzano, così come accadrebbe in qualsiasi famiglia italiana».
L’ultima polemica di giornata arriva dall’Opera Nomadi, non invitata alla «visita» in via Candoni.

Lo «sgarbo», secondo il presidente Massimo Converso, è «un premeditato piano di attacco alla nuova amministrazione Alemanno e a quanti, come l’Opera Nomadi, hanno stabilito un positivo rapporto di confronto e collaborazione con essa».

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