da Roma
«Quelle reazioni sono orchestrate». Parola di Mario Scialoja, responsabile della Lega musulmana mondiale in Italia ed ex ambasciatore italiano in Arabia Saudita, presente ieri alla visita di Gianfranco Fini alla moschea di Roma. «Le reazioni violente alle caricature di Maometto sono orchestrate da una regia internazionale», ha detto Scialoja, che «ha sfruttato le difficoltà del momento, lavvento di Hamas al potere, le difficoltà create da alcune dichiarazioni del presidente dellIran e così via».
Lex ambasciatore ha affermato che «le proteste, scoppiate in ritardo, vanno ben al di là delloffesa arrecata allIslam con vignette che presentano in forma caricaturale ed indegna il profeta Maometto» e ha aggiunto di non sapere se anche la manifestazione di ieri notte, in Libia, possa iscrivesi in questa «orchestrazione».
Sullepisodio di Bengasi Scialoja ha commentato: «Non so se rallegrarmi o no del fatto che le forze di sicurezza libiche abbiano reagito immediatamente, sono stato molto addolorato dalla morte di undici cittadini libici - ha aggiunto - che graveranno purtroppo sulla coscienza del ministro Calderoli». Quanto alle dimissioni del ministro leghista «la reazione della comunità è stata di soddisfazione». Scialoja si è unito al coro dei rappresentanti del mondo islamico nei ringraziamenti al governo italiano «per come ha saputo affrontare e risolvere» quello che è stato definito «un piccolo incidente di percorso».
Scialoja ha anche escluso eventuali gesti di violenza da parte della comunità islamica in Italia e a Roma: «Mi sorprenderebbe non poco una reazione violenta. Non credo succederà nulla anche perché i rappresentanti della comunità hanno accolto con favore e piacere lincontro avuto con il ministro Fini apprezzando il gesto di distensione».
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