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Il 13 marzo 1781 la grande scoperta del Pianeta Urano: 5 curiosità che forse non conoscevi

Sono passati quasi due secoli e mezzo dalla scoperta di un pianeta che tutt'oggi presenta molti misteri: ecco Urano e alcune curiosità che lo riguardano

Il 13 marzo 1781 la grande scoperta del Pianeta Urano: 5 curiosità che forse non conoscevi
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Oggi ricade un anniversario importante che riguarda un pianeta in particolare del nostro Sistema Solare: 242 anni fa, infatti, l'astronomo tedesco William Herschel scoprì il pianeta Urano. È il settimo per la sua distanza dal Sole, contiene tantissimo ghiaccio tant'é che, anche se non è il più distante, è quello più freddo tra tutti con una temperatura che può arrivare fino a 224 gradi centigradi sotto lo zero. Fino ad oggi è rimasto più ai "margini" da parte degli studiosi con l'unica sonda, la Voyager 2, che si avvicinò al pianeta nel 1986, poi più nulla se non le osservazioni effettuate dal nostro Pianeta.

Quanto dura un "viaggio"

"Abbiamo inviato missioni su ogni altro pianeta, su comete, asteroidi e oggetti transnettuniani. Abbiamo inviato missioni fuori dal sistema solare e sulla superficie del sole, Urano e Nettuno sono gli enigmi del sistema solare", ha affermato di recente a Esquire Will Saunders, astronomo della Boston University che studia l'atmosfera di Urano. Per arrivare fino ai margini del nostro Sistema Solare si impiegherebbero circa 10-15 anni: una missione in partenza nel 2032 arriverebbe non prima degli anni Quaranta.

La rotazione di Urano

Molti non sanno che Urano è l'unico pianeta che ha una rotazione differente da tutti gli altri: se normalmente l'asse ruota in maniera perpendicolare al piano dell'orbita, quello di Urano è quasi parallelo, questo significa che durante la sua rotazione uno dei poli è esposto al Sole con fasi stagionali che sono definite estreme. Dal momento che l'inclinazione del suo asso è vicina ai 100° (98° per esattezza), ha un moto retrogrado che è unico rispetto a tutti tranne che a Venere.

Perché si chiama così

Questo pianeta inizialmente fu scambiato per una stella, precisamente una delle 34 che compongono la costellazione del Toro: il suo scopritore, Herschel, in prima battuta lo classificò come cometa. Quando fu accertato che si trattasse di un pianeta, in prima battutta fu chiamato Stella di Giorgio in onore del Re Giorgio III di Gran Bretagna. Dopo varie proposte, tra cui Minerva, fu l'editore del Berliner Astronomisches Jahrbuch (Annuario astronomico di Berlino) a chiamarlo Urano, nome che si diffuse anche tra altri addetti ai lavori che non lo modificarono più.

Un oceano sotto le nubi

La sonda Voyager 2 ha comunque fornito preziosissime informazioni: secondo quanto riportato da Aerospacecue, ci sarebbe un enorme oceano con acqua caldissima a 800 km al di sotto dello strato di nubi che avvolge il pianeta. Non solo, ma sarebbero state trovate una decina di lune, due anelli e anche un campo magnetico.

La curiosità sull'anello

Uno strano avvenimento ha riguardato l'anello più vicino a Urano chiamato Zeta Ring: astronomi e studiosi di tutto il mondo non si erano accorti, per lungo tempo, della sua esistenza a causa della sua composizione (polveroso e rossastro) ma la sonda lo aveva fotografato. Soltanto molto tempo dopo, infatti, modificando alcune immagini è stato possibile scoprire questo anello anche se la sua visione era già disponibile decenni prima (dal 1986). Ma qui si apre un "giallo": nel 2007, un osservatorio posizionato alle Hawaii aveva mostrato un anello più luminoso e distanzte di quello di Voyager pur essendo, apparentemente, sempre Zeta Ring.

Secondo gli scienziati, nel corso di quei 20 anni (1986-2007) qualcosa nella morfologia dell'anello deve essere cambiata: la maggiore luminosità può essere dovuta alle stagioni di Urano oppure a eventi esterni come un meteorite che potrebbe averlo colpito modificandolo in parte.

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