Notte di San Lorenzo, quando e come osservare al meglio lo spettacolo delle "stelle cadenti"

Tutti col naso all'insù per godere della meraviglia offerta dallo sciame meteorico delle Perseidi

Notte di San Lorenzo, quando e come osservare al meglio lo spettacolo delle "stelle cadenti"
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Si tratta di uno dei momenti più celebri dell'anno, dato che è possibile per tutti, anche i meno esperti, beneficiare di uno spettacolo offerto dalla volta celeste senza la necessità di utilizzare strumenti ottici: la notte di San Lorenzo, che da un punto di vista popolare si traduce con l'osservazione delle "stelle cadenti" a cui affidare dei desideri da esprimere, è il simbolo di un fenomeno astronomico iconico che si ripete con cadenza annuale e continua a meravigliare milioni di "cacciatori" in tutto l'emisfero boreale.

Ovviamente l'espressione stelle cadenti è impropria, dato che in realtà si tratta dello sciame meteorico delle Perseidi, che la Terra si trova ad attraversare durante l'estate nel suo tragitto intorno al Sole. Questo spettacolo si può in realtà ammirare dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto, ma il picco di visibilità arriva proprio in questi giorni. Ma qual'è il momento più adatto per osservare lo sciame? "L’ideale è scegliere una notte tra il 10 e il 13 agosto, preferibilmente nella seconda parte della notte, sacrificando un po'di sonno", spiega a Il Corriere l'astrofisico Gianluca Masi,"è allora che si ha la probabilità più alta di vederle".

Il nostro Pianeta in più di una circostanza nel viaggio attorno alla sua Stella si imbatte in fenomeni simili, ma ciò che accade in questa fase del'anno è particolare:"La Terra attraversa un punto preciso della sua orbita che coincide con la scia lasciata dalla cometa Swift-Tuttle", spiega l'esperto. L'attraversamento di questa sorta di "nube di polveri" disseminate dalla cometa offre quindi lo spettacolo a cui milioni di persone sono legate:"Questi minuscoli granelli, entrando nell’atmosfera terrestre a velocità altissime, bruciano per attrito, lasciando dietro di sé una scia brillante", precisa Masi,"è questo che osserviamo: non stelle che cadono, ma briciole di cometa che si incendiano attraversando il cielo".

Tra gli sciami meteorici, e durante l'anno ce ne sono altri, quello della notte di San Lorenzo è senza dubbio quello maggiormente noto, per quanto non sia più il 10 il fulcro del fenomeno bensì la notte tra il 12 e il 13, con uno slittamento dovuto alla precessione degli Equinozi. Dopo il culmine, dal 13 in poi il fenomeno sarà ancora visibile ma meno intenso: ciò significa che il clou "sarà l’alba del 13 agosto, quando si potranno contare anche 70-80 meteore all’ora".

A rendere un po' più complicata l'osservazione ci sarà, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, la luce della Luna: "Sarà piena il 9 agosto", precisa Masi, per cui si potranno ammirare solo le "stelle cadenti" più luminose in cielo, ovvero circa 15/20 ogni ora.

Il consiglio migliore è quello di scegliere una zona distante dalle luci cittadine e di non utilizzare strumenti ottici, dal momento che "il nostro occhio offre una visione panoramica che permette di sorvegliare l’intero cielo in un colpo solo".

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