Sciopero I farmacisti: «Vogliamo un salario dignitoso»

La mansioni del farmacista sono aumentate e assomigliano sempre più a quelle del medico. Lo stipendio però è sempre lo stesso.È anche per questo che oggi scatta lo sciopero delle farmacie. Una protesta che durerà per quattro ore, dal primo pomeriggio alla fine del turno. I farmacisti abbandonano camice e bancone e si danno appuntamento alle 15 in corso Sempione, di fronte alla sede della Rai, per una protesta simbolica. Possibili disagi nel servizio: si mobilitano infatti i dipendenti (sono circa 330) delle 84 farmacie comunali milanesi. Negli ultimi anni i farmacisti milanesi, uno dei bersagli preferiti di malviventi e rapinatori, si sono visti ridurre l’indennità di rapina da 250 euro a 100 euro con l’aggiunta di mezza giornata di permesso retribuito. Ma ora i farmacisti non vogliono scendere a compromessi: a tanti non piace la decisione dell’azienda di erogare un bonus economico. Bonus che, non essendo frutto di un accordo, non potrà essere calcolato nella detrazione fiscale.
I farmacisti sciopereranno anche per chiedere un organico adeguato che permetta loro di svolgere in maniera professionale il proprio mestiere oltre che a garantire ai cittadini un servizio di qualità. «Vorremmo una giusta retribuzione e un salario dignitoso» spiegano i sindacati.

E altri farmacisti aggiungono: «Vogliamo che l’azienda si renda finalmente conto che accanto alla mission dell'aumento del profitto c'è, per pari importanza, il servizio ed il ruolo socio-sanitario che le farmacie comunali svolgono».

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