Terence Hill ha rivolto un appello a chiunque entrasse in possesso del portafoglio che gli è stato rubato venerdì a Roma, proprio poche ore prima che lattore veneziano ricevesse insieme con Bud Spencer il David di Donatello alla carriera.
Lattore vorrebbe infatti rientrare in possesso di alcuni ricordi, dal valore affettivo «inestimabile», che erano contenuti nel portafoglio, non gli interessano soldi e carte di credito. «Avevo il portafoglio nella tasca interna della giacca - ha raccontato agli amici il popolare attore come riporta Il Messaggero - non mi sono accorto di niente, è incredibile, non riesco a spiegarmi come possano aver fatto».
Lattore aveva parlato del furto anche venerdì pomeriggio alla premiazione dei David spiegando di essere stato derubato mentre faceva shopping nel centro della Capitale. Ma a tormentare Terence Hill non è tanto il danno economico quanto quello affettivo. «Avevo nel portafoglio una foto a cui tenevo molto e delle lettere, non mi preoccupo per i soldi, ma per quei ricordi che per me hanno un valore inestimabile». E il pensiero corre al figlio Ross prematuramente scomparso a solo diciassette anni in un incidente stradale a Stockbridge (Massachusetts) nel 1990.
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