Il cardinale Angelo Scola mette in guardia i milanesi sui rischi del lavorismo, malattia che minaccia le relazioni vere, affettive e familiari. «Se il lavoro - ha detto in unintervista ad Avvenire - è vissuto in maniera separata dagli affetti, può anche assumere una fisionomia parossistica: ovvero il lavorismo, un difetto molto milanese». Un appello per riscoprire i veri valori e la qualità della vita a cui ha inconsapevolmente fatto da controcanto lassessore comunale al Benessere Chiara Bisconti, lanciando il progetto di un nuovo Piano Regolatore degli Orari della città con la collaborazione di tutti i suoi colleghi e colleghe di giunta. «Sarà uno strumento - ha detto lassessore - che terrà conto delle necessità di conciliare i tempi di vita, di lavoro, di svago e i diversi bisogni dei cittadini». Per dare corpo e forma al nuovo Piano, che vorrebbe «rimettere a posto lorologio di Milano» e favorire tempi e ritmi più umani, lassessore darà vita nei prossimi mesi ad un ciclo di incontri coinvolgerà lavoratori e lavoratrici.
Attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali, verranno ascoltate le principali aziende cittadine; le associazioni delle piccole e medie imprese; gli esercenti commerciali; gli operatori culturali; il Provveditorato agli studi; gli ospedali e le case di cura e, naturalmente, le amministrazioni pubbliche per ripensare gli orari degli sportelli aperti ai cittadini.Scola: «Attenti al troppo lavoro» E il Comune rivoluziona gli orari
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