Scola in Duomo: «La famiglia è insostituibile, va sostenuta»

Sostenere la famiglia come «unione fedele, pubblica e aperta alla vita fra un uomo e una donna» e «promuovere la vita dal suo concepimento»: questi i due messaggi principali che l’arcivescovo di Milano Angelo Scola ha inserito nella sua omelia in Duomo. Ad ascoltarlo 7mila fedeli, accorsi nella cattedrale per la prima domenica dell’Avvento. L’arcivescovo ha spiegato che l’Avvento «dona la certezza» della venuta di Cristo e ha sottolineato che «la certezza è la forza propulsiva della persona».
«Sostenere le famiglie e aiutarle a vivere in pienezza la loro responsabilità ecclesiale e sociale - ha aggiunto - rappresenta la modalità più realista per assicurare il futuro delle nuove generazioni». Secondo l’arcivescovo «se non si promuove e non si ama la vita fin dal suo concepimento si ruba il futuro a un uomo e si impoverisce la comunità». «La Chiesa spiega lo scopo di ogni cosa: indipendentemente da come le scienze già prospettano e prospetteranno la fine di questo mondo, noi sappiamo che sarà la venuta del Signore a mettere fine al mondo».
Il discorso è stato rivolto ai milanesi proprio in preparazione del Forum mondiale della famiglia, l’ottavo incontro mondiale che a giugno porterà a Milano anche papa Benedetto XVI. Quella sarà «un’occasione privilegiata per rinnovare, nei milanesi e non solo - ha concluso -, la consapevolezza dell’insostituibile ruolo della famiglia, intesa come unione fedele, pubblica e aperta alla vita tra un uomo e una donna, per lo sviluppo organico della persona e della società».

I preparativi per accogliere le migliaia di fedeli che in primavera arriveranno in città sono già entrati nel vivo e dalla Diocesi arriva un appello ai giovani perché diano una mano a preparare l’evento e contribuiscano a rimpolpare le fila dei volontari.

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