Luca Fazzo
Enrico Lagattolla
Milano - La conclusione è un’altra spallata alla credibilità del pallone italiano. «Moltissime, se non praticamente tutte le società di A e di B, sono per un verso o per l’altro coinvolte in episodi dubbi, che esulano da limiti oggettivamente accettabili. È evidente che il sistema fosse collaudato e non più accettabile, rendendo quasi una farsa la fine del campionato». SkySport365 è l’agenzia di bookmaker austriaca che sta collaborando con i magistrati di Cremona per fare luce sullo scandalo del calcioscommesse. Tre giorni fa, da Innsbruck hanno mandato un’informativa in cui si sollevavano forti perplessità (eufemismo) riguardo a 31 partite dei campionati di calcio della massima serie e di quelle minori. Il Giornale è in grado di pubblicare le valutazioni che l’agenzia ha sottoposto agli investigatori. Lo scenario è tanto allarmante quanto deprimente. Perché «ogni anno - scrivono gli esperti austriaci - gli episodi sospetti tendono ad aumentare, rendendo persino difficile la catalogazione completa».
Il gigante asiatico
«Il mercato delle scommesse - si legge nel documento - è molto simile a quello dei cambi e delle valute, dove i prezzi variano rispetto al valore iniziale per iniezioni di denaro o per informazioni rilevanti». E «il mercato delle scommesse è trainato da quello asiatico. Questi bookmakers per limite di puntata e per capacità di lettura degli eventi, sono considerati particolarmente attendibili, tanto da spingere tutti gli altri mercati a uniformarsi a essi in caso di movimento».
Le puntate anomale
«Le variazioni delle quote - spiegano da SkySport365 - sono fisiologiche e avvengono continuamente a seguito di puntate più o meno consistenti o di particolari informazioni legate a condizioni meteo o defezioni più o meno importanti». Ma «l’anomalia si riscontra e diventa conclamata quando la variazione della quota è marcatamente consistente e avviene improvvisamente». Così, «ogniqualvolta i protagonisti dell’inchiesta “fissavano” un match incominciando a puntare consistentemente, si creava nel mercato quel punto di frattura che costringeva moltissimi bookmakers a “battere in ritirata”, portando a un macro-abbassamento delle quote che non avevano più nessun legame con la valutazione probabilistica dell’evento».
Il meccanismo
«Ottenuta l'informazione», gli indagati «partono iniziando a giocare sugli operatori italiani e contestualmente negli shop collegati a bookmakers con licenza europea. Dopo che questi procedevano al netto abbassamento della quota, gli indagati si rivolgevano ai siti asiatici o ai cosiddetti mercati di scambio (Betfair), dove non esiste il banco ma sono i giocatori a rischiare in proprio, mentre il bookmaker percepisce una percentuale sul transato». Il motivo? «Nel mercato asiatico - si legge ancora nel documento - i limiti per singola puntata sono sensibilmente più alti (fino a 150mila euro per partite dei serie A)».
Inter-Lecce
Il match fra i nerazzurri e i giallorossi, secondo SkySport, fu una operazione colossale. Molto più di quanto non sia emerso dall’inchiesta. «Nel caso della famigerata Inter-Lecce» si assiste a «movimentazioni di denaro pari o superiori ad almeno 2-3 milioni di euro», tanto da far supporre l’agenzia austriaca che «questa informazione era stata venduta ad altre bande». E «restando in tema di Inter-Lecce», non si ricordano «di aver mai assistito a un movimento così ampio sul mercato asiatico per una partita di seria A che coinvolgeva una big. Mentre sul nostro bookmaker no abbiamo ricevuto nessun tipo di giocata, segno di come l'organizzazione volesse far transitare tutto il capitale sul mercato on line e di come avesse a disposizione un’enorme quantità di denaro che investita nel mercato fisico avrebbe creato sicuramente clamore e una reazione. Il movimento si è verificato appena prima del match in modo imponente, per poi proseguire in modalità live. Difficile, se non impossibile, credere che sia stato solo Paoloni (che oggi sarà di nuovo interrogato dal gip Guido Salvini che deve valutare la sua richiesta di scarcerazione, ndr) a creare un tale scompiglio». E sospetta è anche «Napoli-Chievo nel campionato 2008-2009, ultima giornata 3-0, organizzata dalla cellula “toscana”».
Così fan tutti (o quasi)
«Dall’analisi matematica dei dati a disposizione, lo spaccato che si ha è di pratica generalizzata». E gli incontri segnalati («sono solo i più clamorosi per volume e variazione») «lasciano ben pochi dubbi circa la possibilità che chi li giocasse non avesse quasi la certezza del verificarsi dell’evento». Dunque, «moltissime, se non praticamente tutte le società di A e di B sono coinvolte in episodi dubbi». Ma «l’impressione - conclude l’informativa - è che siano comunque soli i giocatori, e non le società, ad essere d’accordo nell’alterazione della partita.