Prima sconfitta per le telemulte

Uno a zero per i cittadini. Annullata la prima telemulta. Una decisione importante, forse decisiva soprattutto per la motivazione, che potrebbe ripetersi in molti altri casi di cittadini che in questi giorni hanno ricevuto le sanzioni fatte dalle telecamere. Il giudice di pace ha infatti annullato il verbale per illegittimità. Perchè non conteneva il motivo per cui non era stata fatta immediata contestazione della contravvenzione all’utente, come prevede l’articolo 201 del codice della strada.
È la prima sentenza di annullamento di questo tipo a Genova. La contravvenzione risale al settembre del 2006 quando un automobilista genovese, di 27 anni, era stato sorpreso da una telecamera a transitare nella corsia riservata ai mezzi pubblici, in via Barrili a Genova. L’importo della contravvenzione era di circa 80 euro. L’automobilista, assistito nel suo ricorso dalla procuratrice legale Federica Lugli, ha sostenuto la nullità della multa in quanto violava l’aarticolo 201 del codice della strada. Il ricorrente inoltre aveva contestato che non era stato precisato il modello e il colore dell’auto su cui viaggiava, il civico di riferimento dove sarebbe avvenuta l’infrazione, e che anche la direzione di marcia scritta a verbale era sbagliata. Una serie di irregolarità che potrebbero essersi ripetute anche in altre decine, se non centinaia di casi, visto che queste multe sono state spedite quasi tutte contemporaneamente.


Il fioccare delle multe a Genova per invasione delle corsie gialle riservate ai bus o transito nelle zone a traffico limitato, dopo l’installazione di telecamere in vari punti della città, ha provocato proteste e la nascita di comitati spontanei con manifestazioni davanti alla prefettura.

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