Scongiurato il rischio di lasciare a terra i disabili

Scongiurato il rischio di lasciare a terra i disabili

«Una vergogna!» ha urlato in consiglio comunale Matteo Bagnara, davanti al sindaco Marta Vincenzi: lui, non vedente, ha voluto farsi accompagnare a Tursi, assieme a tanti altri cittadini diversamente abili, per scuotere le coscienze e scongiurare il rischio di rimanere letteralmente a terra, per i 300 genovesi portatori di handicap assistiti dalle strutture pubbliche. Una prospettiva che, con la solita giustificazione della mancanza di fondi, si era materializzata nell’imminenza della scadenza dei termini del servizio già assicurato da alcune cooperative locali. Il riscontro della gara europea, imposta dalla legge, era stato a favore di un’azienda di Bari che, secondo i termini del bando, avrebbe assicurato l’assistenza soltanto a 45 persone. Alle rimanenti 255 il Comune non aveva dato finora nessuna assicurazione, nonostante le ripetute richieste di chiarimenti inviate dagli interessati e dalle loro famiglie. Tutto questo è culminato nella clamorosa manifestazione di protesta nella Sala rossa di Tursi, fino a costringere il sindaco a pubbliche scuse per la mancanza di risposte, e soprattutto alla promessa di garantire il servizio anche oltre la scadenza. «Ho chiesto comunque - sottolinea Raffaella Della Bianca, capogruppo del Pdl - di tranquillizzare i disabili e le loro famiglie inviando a ciascuno una lettera dell’amministrazione comunale in cui sia specificata nero su bianco la continuità del servizio. Il problema, ovviamente, va ben al di là di questioni politiche, e investe invece - conclude Raffaella Della Bianca - sensibilità umane e sociali che non possiamo e non dobbiamo mai ignorare».

Intanto il Forum ligure della associazioni familiari di Anna Maria Panfili e il Forum del Terzo settore sostengono le istanze delle famiglie dei disabili in relazione all’ipotesi che la Regione chieda una partecipazione alla spesa per l’assistenza delle persone ospitate in strutture semiresidenziali o residenziali.

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