Milano - "Bastardi", "Infami". Gli ultrà del Milan hanno accolto con insulti ai giudici e alle vittime le condanne emesse questo pomeriggio dal tribunale di Milano per le violenze avvenute a San Siro durante il derby dell'inverno scorso.
Uno dei leader della tifoseria rossonera, Luca Lucci, è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere per avere aggredito e colpito il tifoso interista Virgilio Motta causandogli la perdita di un occhio. Altri cinque tifosi milanisti sono stati condannati a pene più lievi per il reato di rissa aggravata. Per tutti i condannati scatta anche il divieto di enrtare a San Siro: cinque anni per Lucci, suo fratello Francesco e Marco Pacini, tutti membri del club. Due anni per gli imputati minori. A condurre l'aggressione contro gli interisti del club , ospite del primo anello di San Siro, furono decine di appartenenti ai , il club che nel giro di due anni ha soppiantato con metodi spicci i gruppi storici della tifoseria milanista.
I Guerrieri - i cui legami con la criminalità organizzata sono oggetto di altre indagini della Procura di Milano - scesero dal secondo anello approfittando dell'assenza degli steward e scatenarono una selvaggia caccia all'interista conclusasi con il pestaggio di Motta. Colpito al volto da Lucci - con un gesto immortalato dalle telecamere dello stadio - il tifoso interista ha perso un occhio.
A suo favore, il tribunale ha condannato gli imputati a versare un risarcimento immediato di centoquarantamila euro.
"Bastardo, infame, te li devi spendere tutti in medicine", gli hanno gridato i compagni di curva degli imputati. Allontandosi dall'aula, gli ultrà hanno insultato anche i giornalisti e protestato per la condanna - secondo loro troppo mite - inflitta al poliziotto Spaccarotella per la morte del tifoso laziale Sandri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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