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Scontri e attacchi nel Sud: uccisi 69 talebani

Kabul. Sono 89, di cui 69 talebani, le vittime degli attacchi e dei combattimenti avvenuti in Afghanistan negli ultimi due giorni. Secondo quanto riferito da fonti afghane, i militanti islamici sono rimasti uccisi in scontri nel sud del Paese, nel distretto di Gereshk, nella provincia dell'Helmand, dove i militari di Kabul, con il sostegno delle forze della Nato, hanno lanciato un'imponente attacco. L'offensiva su Gereshk fa parte dell'Operazione Achille, la più grande lanciata nel sud da 4.500 elementi delle forze Nato-Isaf e 1.000 militari afghani, per contrastare le azioni della guerriglia talebana. In una conferenza stampa, il portavoce del ministero della Difesa, Zahir Azimi, ha dato notizia anche della morte di sette poliziotti e del ferimento di 19 soldati. «Anche se le nostre forze non avevano equipaggiamento sufficiente, come carri armati e veicoli blindati, con le armi che avevamo... siamo riusciti a infliggere pesanti perdite al nemico in molte ore di combattimenti», ha detto Azimi, riferendo anche della cattura di 17 guerriglieri.
I talebani, dal canto loro, hanno tentato di rispondere attaccando un ieri un convoglio che trasportava viveri destinati alle truppe del contingente internazionale nella provincia di Kandahar (Afghanistan meridionale). I morti sono 17 tra le guardie addette alla sicurezza e gli autisti. La notizia dell’attacco, uno dei più massicci condotti dai talebani nella zona, è stata data dal responsabile della impresa privata di sicurezza che scortava il convoglio.

A suo dire oltre ai 17 morti ci sono quattro guardie disperse.

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