Lanci di uova, sassi, pietre e petardi. Poi qualcuno ha avuto anche la «brillante idea» di spruzzare dello spray urticante in un occhio a un funzionario della Digos, spedendolo allospedale.
I 10mila giovani che ieri mattina hanno partecipato al corteo per protestare contro la riforma Gelmini hanno paralizzato la città, ma stavolta chi tra loro ha commesso degli illeciti non la passerà liscia. La polizia sta visionando infatti immagini e filmati non solo per rintracciare il laggressore del funzionario (tre giorni di prognosi allOftalmico) ma anche per stanare chi è responsabile di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale durante la carica della celere che, in piazza Velasca, ha tentato di alleggerire il corteo spaccatosi inaspettatamente in due parti e diretto verso luniversità Statale. A quel punto, infatti, i giovani dei collettivi studenteschi, ma anche quelli dei Corsari, del Cantiere e persino di un centro sociale di matrice anarchica di Saronno, hanno bersagliato i poliziotti di petardi e fumogeni. E la situazione era così tesa che, anche alla fine della manifestazione, le forze dellordine sono state costrette a presidiare per ore ledificio principale della Statale, in via Festa del Perdono. Un manipolo di violenti, infatti, riconducibili alle aree più estreme del corteo, poco prima aveva compiuto lennesimo blitz alla libreria Cusl e alla mensa della Statale, lasciando una scia di danneggiamenti e vandalismi.
Per oggi si attendono i provvedimenti della Digos, probabilmente una pioggia di denunce. E, non si esclude, anche larresto di un giovane partecipante al corteo e con precedenti specifici per resistenza a pubblico ufficiale.
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