Scoppia la guerra degli aeroporti tra Turchia e Israele

Che i rapporti tra Turchia e Israele, fino a poco tempo fa solidi alleati di fatto, si stiano ormai deteriorando è un dato di fatto. Il rifiuto del governo Netanyahu di offrire scuse alla Turchia per il noto episodio dell’assalto alla nave «Mavi Marmara» nel maggio dell’anno scorso in cui furono uccisi nove attivisti turchi diretti a Gaza e l’espulsione avvenuta venerdì scorso dell’ambasciatore israeliano ad Ankara rischia in questi giorni di spingere la crisi tra i due Paesi verso il punto più basso. Ma quello che sta accadendo, secondo resoconti di viaggiatori di entrambi i Paesi, negli aeroporti turchi e israeliani sembra essere la spia di un clima che si sta facendo anche «dispettoso».
Nella stessa giornata di ieri sono arrivate denunce incrociate da parte di passeggeri sottoposti a trattamenti insolitamente vessatori da parte di doganieri: israeliani maltrattati in Turchia e turchi maltrattati in Israele, insomma. Da Istanbul, in particolare, una giovane sposa ha lamentato di essere stata perquisita e costretta a spogliarsi fino alla biancheria intima dalle guardie dell'aeroporto internazionale. La denuncia arriva dopo che 40 cittadini israeliani erano stati fermati per essere interrogati nello stesso scalo. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha riferito successivamente che decine di altri passeggeri israeliani, tra cui la donna, sono stati interrogati e privati dei loro passaporti dalle autorità dell'aeroporto di Istanbul. La donna ha raccontato alla radio dell'esercito israeliano che gli agenti dell'aeroporto, che parlavano solo turco, hanno portato via il suo passaporto e l'hanno condotta in una stanza buia. Lì la giovane si è dovuta spogliare fino alle mutande ed è stata perquisita da un'agente donna. Quando le è stato permesso di vestirsi, ha dovuto sedersi in un angolo insieme ad altri israeliani. «Non potevamo andare in bagno e non ci hanno detto cosa stava succedendo - ha riferito la donna -. Poco prima della partenza dell'aereo ci hanno restituito i passaporti e ci hanno fatti salire a bordo».


Lamentele simili arrivano dall’aeroporto di Tel Aviv, dove alcuni passeggeri turchi della compagnia Turkish Airlines riferiscono di essere stati maltrattati da agenti di sicurezza israeliani. Secondo media turchi, un uomo è stato costretto a recitare una preghiera dal Corano, mentre altre persone sono state perquisite.

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