Scoppia la guerra a San Lorenzo, ma ci lasciano le piume solo i cuscini

Si chiama «Pillow fight» ed è una delle ultime mode giovanili. Nata a San Francisco da qualche anno sta facendo il giro del mondo copiato e riproposto con le stesse caratteristiche. Lo chiamano rimedio allo stress quotidiano, ma si può anche definire come alternativa alla noia di molti giovani che non sanno come divertirsi. Ieri in piazza San Lorenzo si è tenuto il quarto Pillow Fight genovese: giovani che si danno appuntamento con un continuo tam tam attraverso internet per poi prendersi a colpi di cuscino. Un gioco improvviso che si scatena nel giro di pochi minuti e non può durare più di un certo tempo, proprio perché non autorizzato. Regole precise comunque, come il non poter colpire chi è nelle vicinanze se sprovvisto di cuscino. Ci si dà appuntamento in una location, si attende per un quarto d’ora dopo l’orario prestabilito quindi, allo scoccare del «gong», parte la guerra di soldati armati di maglietta e cuscino che deve essere rigorosamente di piuma.

La battaglia non dura più di 15 minuti, quindi un urlo liberatorio e il lancio dei cuscini nel cielo. Ieri erano una trentina i ragazzi (tutti intorno ai diciotto anni) che si sono sfidati a San Lorenzo. La reazione dei genovesi? Qualcuno rideva divertito, qualche anziano «mugugnava» nel perfetto stile di casa nostra.

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