Scoppia la "pax cinematografica". Sbloccato il tax credit

Scoppia la "pax cinematografica". Sbloccato il tax credit
00:00 00:00

Bisogna dire che si è mosso bene il ministro della Cultura Alessandro Giuli che, ieri, ha fortemente voluto un incontro con una parte del mondo del cinema, il quale, dal basso e senza alcune associazioni storiche come quella dei registi, Anac, e quella degli artigiani imprenditori, Cna, ha formato una pattuglia parecchio variegata con in testa due attori, Claudio Santamaria e Beppe Fiorello. D'altro canto il ministro, dopo le dichiarazioni non benevole (è un eufemismo) verso di lui di Elio Germano, a margine della presentazione dei Premi David di Donatello al Quirinale dove è stato anche vittima dello sfottò di Geppi Cucciari, e le polemiche successive sulla iperfetazione delle agevolazioni fiscali, aveva subito accolto la proposta del Comandante Favino (Pierfrancresco, protagonista dell'omonimo e peraltro bellissimo film di Edoardo De Angelis) di costruire ponti e non muri. Così ieri al Collegio Romano, stando ai resoconti dei partecipanti che hanno incontrato i giornalisti Andrea Occhipinti, Dario Indelicato, Simonetta Amenta e lo stesso Fiorello , c'è stato un clima molto cordiale anche perché, pochi minuti prima, era apparso sul sito della Direzione Generale Cinema, guidata da Nicola Borrelli presente all'incontro con la Sottosegretario Lucia Borgonzoni, l'attesissimo decreto correttivo del Tax Credit firmato lo scorso 22 aprile. Un'uscita strategica che ha sminato il principale tema polemico: «L'aspetto positivo spiega Occhipinti che guida una delle principali case di produzione e distribuzione italiane, Lucky Red, ma che era lì a titolo personale perché i produttori dell'Anica non hanno partecipato è che il decreto è stato pubblicato e ci è stato assicurato che ci sarà più personale al ministero che si occuperà delle pratiche».

Nessuno sa bene se, nell'industria cinematografica, siamo ai titoli di coda, che è il nome di una delle associazioni promotrici delle proteste, oppure se, come dice Occhipinti, si è continuato a produrre, tanto che «il Tax Credit previsto in questa sessione a maggio era già esaurito». Quello che è certo è che i partecipanti hanno chiesto di cambiare la narrazione sul cinema dopo «gli attacchi mediatici subiti da alcuni attori e registi».

Grazie all'impegno del ministro nel recupero dell'anno contributivo dei lavoratori del cinema con un bonus una tantum, c'è stata piena soddisfazione nelle delegazioni che hanno anche elogiato i paletti del nuovo decreto che chiede, a chi accede ai crediti di imposta, di avere già nel budget una certa percentuale di risorse private (non sono più escluse quelle regionali) e anche un'idea di

distribuzione in sala.

Tutto è bene quel che finisce bene? Sì anche perché in serata è arrivato un inedito comunicato congiunto con il MiC, tipo calumet della pace. Non a caso Fiorello aveva parlato di «seppellire l'ascia di guerra»

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica