Quando il proprietario del ristorante gli ha chiesto di smettere di fumare, ha reagito come il perfido Jack Lemmon nella «Grande corsa» facendo scoppiare i palloncini con la sigaretta. Ne è seguito un parapiglia concluso con la fuga del fumatore, ma anche di tutti i clienti. Senza pagare.
Laltra sera all«Arca di Noé» di piazza Tirana, due fratelli egiziani di 35 e 27 anni avevano organizzato una cena allietata da un cantante, un animatore e «ricchi premi e cotillon», tra i quali appunto i famosi palloncini colorati. Alla serata partecipano una trentina di avventori disposti su quattro tavoli. Verso mezzanotte uno di loro, trentanni, bassino, accento meridionale, si accende una sigaretta. Uno dei due fratelli gli fa notare che non si può fumare, ricevendo unalzata di spalle come risposta. Ripete linvito a smettere e il piccolo, in tutti i sensi, bullo inizia a far scoppiare i palloncini.
Scoppia però anche un parapiglia, a cui partecipano il secondo fratello e il cuoco ventenne, loro connazionale. Contrapposti al bulletto e ai suoi amici. Volano stoviglie, vengono spaccati la cassa e il telefono con cui i proprietari cercano di chiamare la polizia. Che finalmente viene avvertita e interviene. Causando un fuggi fuggi generale.
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