Scoppia la rivolta degli ambulanti: «Impossibile lavorare in viale Zara»

«Nessuna protesta se il Comune ci trasferirà in via Borsieri»

Venditori di strada sì, ma dipende sempre da quale strada. I lavori di costruzione della metropolitana li hanno costretti a traslocare da piazzale Lagosta, loro sede storica, e sono iniziate le peripezie e le proteste. Tutte le proposte avanzate dagli ambulanti sono state bocciate e le collocazioni provvisorie offerte dal Comune sono state bollate come «fisicamente impraticabili». Così è iniziato il braccio di ferro, che ha portato gli ambulanti a riunirsi e decidere quale forma di protesta utilizzare. «Hanno boicottato tutte le nostre richieste - urla un fruttivendolo -, sia via Alserio, che via Sebenico e anche via Spalato. Ormai non c'è più spazio per trattare, dobbiamo scioperare domattina (questa mattina)», gli fa eco una parte della platea che scandisce l'urlo «Sciopero». «Il nostro scopo finale - ribadiscono gli ambulanti -, è tornare in zona piazzale Lagosta, ma nel frattempo dobbiamo trovare una soluzione accettabile».
A far infuriare il popolo del mercato è stato il trasferimento di 60 ambulanti da via Volturno a viale Zara. «In viale Zara non si può lavorare. Il fango ci arriva fino alle caviglie, non è possibile vendere né muoversi coi furgoni in mezzo a quel pantano», si lamenta un fruttivendolo. Nemmeno la recente posatura di uno strato di ghiaia è riuscita a placare gli animi. «Non è possibile vendere prodotti alimentari in queste condizioni - continua il commerciante -, in mezzo al fango e alla ghiaia, è una questione di igiene e sicurezza. Potremmo rimanere lì solo se asfaltassero la strada fino agli alberi». Ma la proposta è già stata bloccata per questioni di impatto ambientale.
La soluzione più gettonata dagli ambulanti è il trasferimento in via Borsieri: «Così saremmo ancora inseriti nel nostro circuito tradizionale e potremmo lavorare tranquillamente fino a quando non finiscono i lavori della metropolitana». Ma anche questa soluzione incontra delle difficoltà, e gli stop non sono arrivati solo dal Comune. I commercianti della zona, infatti, non sembrano disponibili a diventare dirimpettai degli ambulanti: troppa sporcizia e problemi alla viabilità le obiezioni. Ma gli ambulanti sono decisi a non spostarsi dalla loro sede storica: il quartiere Isola. «È una questione di tradizioni, è una vita che siamo in quella zona, spostarci vorrebbe dire eliminare il nostro mercato».
Alla fine lo sciopero degli ambulanti non ci sarà. Almeno per ora. Al termine di un’assemblea infuocata, ha vinto la mozione meno impulsiva. «L'assemblea ha deciso - comunica ufficialmente Giacomo Errico, presidente dell'Apeca, l'associazione ambulanti dell'Unione del Commercio -, che dobbiamo provare ancora una volta a parlare con l'autorità comunale.

Domattina chiederò immediatamente un appuntamento per avanzare la nostra proposta: spostare il mercato da via Zara a via Borsieri, se non accetteranno, sciopereremo subito». Per ora è tutto rimandato, ma fra gli ambulanti c’è già chi ha imboccato un percorso più radicale: «Facciano quello che vogliono - urla un venditore- non ci saremo finché non ci daranno una nuova sistemazione».

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