«Scordo di tutto ma il punto debole sono gli ombrelli»

Miriana Trevisan, le succede mai di smarrire qualcosa?
«Continuamente. I miei amici mi prendono sempre in giro».
Che cosa perde?
«Ombrelli, uno dopo l’altro. E poi guanti, telefonini. Anche se sono migliorata».
Come mai?
«Il telefonino è diventato troppo importante. Un paio di volte l’ho lasciato sul taxi. È stata una tragedia: numeri, messaggi...»
I luoghi classici di smarrimento?
«Il taxi, soprattutto. Poi treni e mezzi».
In albergo mai?
«Sì, lascio sempre il portafoglio, o le scarpe. Poi me li rispediscono».
E le chiavi di casa?
«Le ho perse una volta, anni fa. Mi sono cadute dalla borsa, mentre ero per strada: stavo cercando disperatamente qualcosa... Comunque è stato un disastro».
Quanto tempo impiega ogni giorno a cercare quello che non trova?
«Almeno 10-15 minuti. Mi devo sempre chiamare sul cellulare per capire dov’è».
È così distratta?
«Moltissimo. Dimentico sempre qualcosa.

In palestra, ad esempio, lascio le ciabatte per la doccia. Anni fa ho perso anche la borsa».
Non fa mai un controllo?
«Ci provo. È che magari scendi di corsa dal taxi, parli al cellulare, pensi ad altro... È in quei momenti che ti distrai». \

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