Scozia, un paese ha vietato i bambini: "Non siamo orchi, ma sono fastidiosi"

Più di 45 anni e niente bebè in famiglia: sono questi i requisiti per poter vivere a Firehall, nelle Highlands. Evviva i pargoli, ma io ci vivrei... di G.B. Guerri

Scozia, un paese ha vietato i bambini: 
"Non siamo orchi, ma sono fastidiosi"

Sul cartello di benvenuto si po­trebbe scrivere: «Paese per soli adulti». Oppure: «Paese vietato ai mino­ri ». Frasi ambigue che potrebbero evocare pensieri pruriginosi. Invece no. Il sesso non c’entra nulla con Firhall, verdissimo paese delle High­lands scozzesi. Qui vanno di moda le cose serie come la tranquillità, la let­tura, la meditazione. Al massimo il gioco delle bocce, il ballo liscio stile balera per le serate mondane. Tutte cose che con la gioventù non c’entra­no nulla. E infatti non ci sono bambi­ni. Né adolescenti. Non sono ammes­si, sono vietati. «Child–free» dice ca­tegoricamente il regolamento del pa­ese.

Dunque, a Firhall, non ci sarà mai un neonato che piange dalla fa­me o ride dalla gioia. E neppure i ra­gazzini che giocano a fare i campioni con un pallone nella piazza centrale del borgo. Questo è un paese dedica­to agli adulti. Infatti possono com­prar casa solo gli ultra quarantacin­quenni con figli ma solo se hanno su­perato i sedici anni. Chi non ci sta, deve far fagotto e andarsene. E chi re­sta, difende a spada tratta le ragioni di vivere in un paese così anomalo. «Eravamo stufi di una comunità in cui la gioventù è al centro dell’univer­so » spiega David. «E poi i ragazzini e il rumore vanno di pari passo mentre noi possiamo stare seduti a bere un bicchiere di vino in pace». Gli abitanti abbozzano un’apertu­ra democratica, anche se poco con­vincente. Concedono qualche incur­sione ai ragazzi, ma solo se limitata nel tempo. I giovani possono infatti mettere piede nella comunità solo per tre settimane e comunque per non più di tre mesi l’anno.«Non odia­no i bambini, ma cercano soltanto un po’ di pace - spiega l’agente im­mobiliare Lesley Ann Fraser». Chi vuol vivere nel villaggio deve sotto­stare ad altre regole ferree. Non si possono far starnazzare oche in giar­dino e neppure far razzolare conigli.

Nessuno può sognarsi di fare il miele con le proprie api (non ammesse). Inoltre, non è possibile ospitare più di tre adulti per casa, non è consenti­to stendere i panni all’aperto. Unica concessione i cani. Forse perché non parlano. Ma come la mettiamo con quelli che abbaiano?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica