da Monza
Calvisano torna sul tetto dItalia. Punta sulla difesa e negli ottanta minuti che decidono lo scudetto numero 78 batte (20 a 3) un Benetton Treviso la cui qualità questa volta resta chiusa negli spogliatoi. Governati dagli errori, gli ottanta minuti che assegnano il titolo del rugby italiano trascorrono sul tema del confronto tra i reparti difensivi. Laggressività del Calvisano da una parte, lordinata diga trevigiana allestita da Franco Smith dallaltra. Il vantaggio bresciano firmato da un ispirato Goosen accende la miccia con la complicità di un giallo sbattuto in faccia a Pavanello che costringe i veneti agli straordinari. Limprevedibilità di Williams diventa sul piano tattico un freno per le iniziative dei lombardi. Ma Williams resta anche lunica freccia nella faretra veneta.
Calvisano legge e anticipa liniziativa biancoverde bloccando una sfida poggiata sullintensità difensiva senza lasciare alle squadre troppe opportunità per prendere il largo. Lallungo matura nella ripresa. È ancora il piede di Griffen a spedire lovale tra i pali. Goosen replica ma si tratta di un dettaglio. Sul tabellone a fare la differenza sono soprattutto i falli.
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