Scuola araba: altolà del ministero

da Milano

La nuova scuola araba di via Ventura è stata aperta senza alcuna autorizzazione. Lo fa sapere il ministero della Pubblica istruzione che ribadisce l’indispensabile «rispetto delle norme e delle autorizzazioni che devono dare gli enti locali e gli organismi preposti».
L’apertura della struttura, dove 130 bambini stanno già seguendo le lezioni, è stata dunque un «blitz»: «Decisione unilaterale che non è certo il modo migliore di avviare un’iniziativa educativa», osserva il direttore scolastico regionale Mario Dutto. E anche il Comune di Milano «boccia» questo metodo, quello «che salta passaggi necessari»: «La legge italiana chiede e prevede una serie di garanzie che è indispensabile siano assicurate e documentate a tutela delle famiglie e degli studenti» annota l’assessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli. Ma i responsabili della scuola di via Ventura ribadiscono di voler andare avanti anche grazie «al parere positivo di Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale».


E mentre l’Ulivo ambrosiano fa da supporter all’iniziativa illegale, la Lega manifesta all’esterno della scuola - invitando «il tribunale dei minori a intervenire per vedere come bambini di sette, otto anni sono usati per motivi ideologici e politici» - e il vicesindaco Riccardo De Corato preannuncia un’interrogazione «perché il governo esca allo scoperto».

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