Roma - Domani scendono in piazza gli studenti. Il motivo? Per chiedere il diritto allo studio, alla partecipazione ai luoghi della formazione e a tutti i gradi dell'istruzione. Ma non solo: i 130 cortei di giovani che domani invaderanno le strade con slogan e striscioni protesteranno anche contro quel che resta della riforma Moratti, ma soprattutto contro il decreto Fioroni e il ritorno agli esami di riparazione a settembre, per ricordare al Governo che gli impegni presi fino ad oggi non sono stati mantenuti.
"Abbiamo richieste precise" "Saremo in piazza - spiegano le associazioni studentesche promotrici della protesta (Rete degli studenti, Unione degli studenti e Studenti di sinistra) in una nota congiunta - per chiedere al governo di mantenere le promesse fatte al movimento degli studenti medi e universitari. Non saremo in piazza con vaghe parole d ordine, ma con richieste ben precise, per rendere scuola e università priorità praticate e non solo enunciate".
Più risorse alla scuola Gli studenti chiedono ai ministri della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, e a quello dell'Università, Fabio Mussi, che la Finanziaria destini più risorse alla scuola e all'università, per la didattica e l’edilizia. E vogliono una legge nazionale sul diritto allo studio e la copertura delle borse di studio, ma anche il superamento della legge 264/99 sul numero chiuso all’università garantendo l’accesso e la legalità. Insomma le istanze degli studenti sono in primo luogo di democrazia e riconoscimento del "diritto di accesso ai luoghi della formazione, ma anche per chi affronta stage formativi presso le aziende".
I corsi di recupero Gli studenti chiedono anche al ministro Fioroni "una risposta chiara" sul decreto riguardante l’assolvimento dei debiti formativi. "Vogliamo - affermano a questo proposito - che i corsi di recupero vengano fatti a scuola senza interferenze di privati, con tempi del recupero sostenibili: debiti e crediti non possono essere un calcolo algebrico!"
Lo statuto degli studenti universitari Tra le richieste anche una riforma dello Statuto dei diritti degli studenti medi e la promulgazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse Universitarie.
"Non portiamo in piazza fannulloni, ma studenti che chiedono qualità e uguaglianza delle opportunità. Esprimiamo rivendicazioni concrete e sostenibili, forti solamente delle nostre idee e dei nostri sogni" affermano le tre associazioni aggiungendo che non presteranno il fianco a strumentalizzazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.