Scuola, la Gelmini: stranieri nati in Italia fuori dal tetto del 30%

Il ministro dell'Istruzione: dal tetto del 30% fissato per classe per gli studenti stranieri saranno esclusi i nati in Italia e che sono circa il 37%, gli studenti stranieri in sovrannumero nelle classi (oltre il tetto del 30%) potranno essere trasferiti da un plesso scolastico all'altro

Scuola, la Gelmini: 
stranieri nati in Italia 
fuori dal tetto del 30%

Roma - Dal tetto del 30% fissato per classe per gli studenti stranieri saranno esclusi i nati in Italia e che sono circa il 37%. Lo ha reso noto il ministro dell' istruzione Mariastella Gelmini intervenuto a Mezz'ora su Rai3.

Gli studenti stranieri che saranno in sovrannumero nelle classi (oltre il tetto del 30%) potranno essere trasferiti da un plesso scolastico all'altro: a questo scopo, il ministero dell'istruzione sta pensando a prevedere convenzioni con gli enti locali che si occuperanno degli spostamenti logistici. Lo ha detto il ministro Mariastella Gelmini, a In Mezz'ora su Rai3, assicurando che l'eventuale problematica interesserà un numero ridotto di scuole, soprattutto nelle grandi città, e che gli spostamenti saranno brevi, al massimo da quartiere a quartiere. Il tutto "senza pesare sulle famiglie".

La Gelmini ha ribadito che il provvedimento "é stato studiato da tecnici e suggerito da insegnanti sulla base dell' esperienza", che fa riferimento al "buon senso". Sarà "favorita una distribuzione equilibrata". In tal senso, aiuterà il dimensionamento dell'edilizia scolastica in corso. E "non necessariamente" - ha tenuto a dire Gelmini - ci sarà bisogno di fare trasporti e spostamenti.

Il ministro Gelmini ha anche sottolineato che per l'integrazione degli studenti stranieri sono stati stanziati 20 milioni di euro per potenziare le classi d'inserimento. "Abbia fiducia - ha quindi detto a Lucia Annunziata - anche il maestro unico sembrava un disastro per la sinistra ed invece non è stato così. Questo del tetto è un provvedimento studiato e ragionato, non creerà discriminazioni".

Qui - ha osservato ancora Gelmini - non si tratta di "razzismo o di ideologia ma di qualità dell'istruzione pubblica che va migliorata" per evitare l'"esodo verso la scuola privata. Faremo - ha concluso - una verifica del provvedimento a medio termine e faremo una valutazione". 

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