Roma

Scuola a rischio crollo, 500 senza banco


Sos scuola a Ostia Lido. Rischio crollo per l’ex Gil, succursale della «Fratelli Garrone» di corso Duca di Genova 80 e ben 500 studenti, 200 dell’elementare e 300 dell’Itcg Paolo Toscanelli, destinati a esser trasferiti per sovraffollamento, non avranno un banco per l’inizio dell’anno. Per molti di loro si prospetta l’ipotesi di doppi o tripli turni sia per le lezioni che per la mensa. E da giorni è iniziata la toto-estrazione per quanti andranno in strutture alternative, 11 classi della scuola primaria.
Crepe sui muri portanti dello storico edificio, realizzato negli anni ’20, tanto per citare i problemi principali, e la Regione Lazio dichiara inagibile l’intera struttura. Infuriati docenti e genitori. «Solo oggi - spiegano alcuni rappresentanti di classe - a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, veniamo a conoscenza di questa situazione nonostante il provvedimento sia stato preso a fine luglio. Come faremo? Alcuni di noi hanno due o tre figli che frequentano la stessa scuola, l’ipotesi di trasferire i bambini in vari plessi del territorio creerà problemi logistici difficili da superare. I lavori, poi, non sono stati ancora appaltati e chissà quando verranno eseguiti. È possibile dichiarare pericolante l’edificio e lasciarlo in questo stato a tempo indeterminato? Dalla proprietà vogliamo risposte subito». La questione coinvolge anche gli iscritti alla vicina elementare Lodovico Visconti: in parte da trasferire all’ex Gil, saranno costretti a turni pomeridiani. «La comunicazione, secondo Maddalena Venditti, dirigente scolastico della succursale della Garrone - è arrivata dal Dipartimento istituzionale direzione regionale demanio, patrimonio e provveditorato, lo scorso 21 luglio. Il rischio dichiarato nella relazione è di crollo per problemi strutturali verticali. Erano stati effettuati dei rilievi durante l’anno scolastico ma tutti noi abbiamo pensato che fossero in funzione di una normale ristrutturazione, soprattutto esterna. Invece è arrivata la chiusura definitiva. A gennaio ci saranno le iscrizioni per le prime e non sappiamo quante classi possiamo dichiarare libere».
La sede distaccata della Garrone conta 600 alunni, dunque soffre già di sovraffollamento tanto da ventilare gli odiati doppi turni. E il XIII municipio avrebbe trovato una soluzione tampone: «Altri spazi - prosegue il dirigente didattico - sono stati individuati all’interno della scuola media Giovanni Amendola in via dell’Idroscalo. Giovedì, durante una riunione con i rappresentanti dei genitori, abbiamo estratto a sorte le classi da trasferire all’Amendola: due quinte e due quarte per un totale di 89 bambini. Per gli altri, circa 200, che frequenteranno la sede centrale abbiamo dovuto trasformare in aule i laboratori di musica, informatica e il teatro». Molti pensano già di cambiare scuola: «Dovremo chiudere i laboratori, accatastare il materiale tecnico e la palestra sarà al collasso - continuano gli insegnanti -. Siamo in piena emergenza». Stessa storia all’Istituto tecnico commerciale e per geometri, Paolo Toscanelli: 9 classi destinate all’ex Gil finiranno al liceo scientifico Federico Enriquez. Sulla questione l’assessore locale alla Scuola, Lodovico Pace, si chiede: «Perché le verifiche di stabilità non sono state eseguite ad aprile, dopo il terremoto dell’Aquila?».

yuri9206@libero.it

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