Scuola Sciopero dei Cobas, a rischio 300 scrutini

La fine dell’anno scolastico non manda in soffitta le proteste del mondo della scuola, e in particolare dei docenti, contro quello che definiscono «il massacro della scuola pubblica», ovvero la riforma delle superiori e i tagli della legge 133. Secondo il coordinamento dei precari della scuola, sono già numerose le scuole a Milano che hanno aderito allo sciopero di oggi e dopodomani, giorni in cui in Lombardia iniziano gli scrutini. L’obiettivo dei promotori dell’iniziativa è di «bloccarne 300 in circa 30 scuole di Milano e provincia». Allo sciopero aderiscono Cobas Scuola, Usi-Ait, Unicobas, Rdb e nella provincia di Milano anche quelle di Slai Cobas, Cub Scuola e Flc Cgil. «Ci aspettiamo buonissimi risultati - affermano dal Coordinamento precari 3 ottobre -. Soprattutto alle superiori. Pensiamo di arrivare al blocco di circa 300 scrutini». A essere colpiti, tra gli altri dovrebbero essere gli istituti Virgilio e Tenca, il classico Tito Livio, il professionale Bertarelli, lo scientifico Marconi e gli istituti tecnici Itsos, Feltrinelli e Marie Curie. L’efficacia dell’iniziativa è data dal fatto che «basta che in consiglio di classe manchi un professore per bloccare lo scrutinio».

«Denunciamo non solo gli effetti devastanti della controriforma Tremonti-Gelmini nel mondo dell’istruzione ma anche il più grande licenziamento di massa che l’Italia abbia mai vissuto con la cancellazione, in tre anni, di 150mila posti di lavoro».

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