Scuola, tagliati 800 posti: ricorso al Tar

Augusto Pozzoli

Ricorso al Tar contro il decreto che fissa gli organici delle scuole medie e superiori di Milano e provincia. Cgil, Cisl e Uil temono che il prossimo anno vengano a mancare complessivamente 800 posti rispetto alla richiesta avanzata dalle scuole. Particolarmente grave la situazione alle superiori dove il taglio riguarda 446 posti. «In queste condizioni – dice Rita Frigerio di Cisl scuola – si va verso la formazione di classi di 35-40 allievi. Così si creeranno le premesse perché, in particolare nelle prime classi delle superiori dove la selezione è già alta, un numero sempre crescente di ragazzi venga bocciato». Meno preoccupazioni per le medie, dove gli organici in molti casi erano in esubero e quindi i tagli dovrebbero normalizzare la situazione. Nel ricorso al Tar non è stata chiesta la sospensiva del provvedimento. «Una scelta – continua la Frigerio – voluta per evitare che con gli organici si bloccassero anche le graduatorie ad esaurimento, quindi la nomina in ruolo di migliaia di docenti». Le graduatorie non sono ancora pronte, un ritardo che si attribuisce al trasloco degli uffici. Un ritardo che però, rischia di essere pagato dai precari: dalle graduatorie, infatti, si dovranno scegliere i nomi degli insegnanti da assumere a tempo indeterminato. Ciò deve avvenire per legge entro il 31 luglio. Dopo potranno essere assegnate le nomine, ma solo con valore giuridico. Lo stipendio insomma verrebbe adeguato solo il prossimo anno. Infine resta aperta la questione del tempo pieno. Il direttore scolastico regionale Anna Maria Dominici afferma di aver concesso tutti i posti necessari.

Secondo i sindacati, invece, ne mancherebbero ancora 80. Ieri sono state pubblicate le graduatorie del personale scolastico amministrativo. Potranno così iniziare le nomine in ruolo per coprire una parte dei quasi 5mila posti vacanti (3mila e 800 solo di bidelli).

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