Scuole chiuse, vacanze anticipate di un giorno

Troppa neve, oggi le scuole rimarranno chiuse, anticipando di un giorno l’inizio delle vacanze di Natale. Saltano le recite scolastiche, saltano le festicciole di classe, saltano le lezioni. Ma sarebbe stato quasi impossibile tenere aperto dopo una notte intera di nevicata.
Per questo ieri, nel tardo pomeriggio, il sindaco Letizia Moratti ha preso la decisione: tutte le scuole di ogni ordine e grado di Milano resteranno chiuse, dagli asili ai nidi, dalle elementari alle superiori. L’ordinanza è stata diramata dopo le prime due ore di nevicata e dopo i primi 10 centimetri depositati a terra. Il sindaco ha analizzato il bollettino meteo che annuncia, anche per questa mattina, nuove precipitazioni nevose, si è confrontata con il prefetto Gian Valerio Lombardi, ha sentito il parere della protezione civile. E poi non ha più avuto dubbi: meglio chiudere. Lo scorso gennaio, quando aveva nevicato per due giorni consecutivi senza sosta, l’idea era quella di lasciare tutti gli istituti aperti. Se non altro per non creare un ulteriore problema alle famiglie, per non dover costringere i genitori a chiamare all’ultimo minuto le baby sitter per poter andare a lavorare. Stavolta però la situazione è diversa e l’emergenza c’è tutta. «Se non altro l’anno scorso - spiega l’assessore comunale alla Famiglia e alla Scuola Mariolina Moioli - c’era stato il tempo di pulire un po’ le strade perché la neve aveva dato qualche attimo di tregua. Quest’anno è più complicato. Tra l’altro credo che anche tanti genitori avranno grosse difficoltà ad andare al lavoro e si prenderanno un giorno di ferie». Insomma, vacanze «forzate» per tutti. «Essendo l’ultimo giorno di scuola - spiega l’assessore Moioli - abbiamo pensato fosse la decisione più sensata, per non creare ulteriori disagi».
A condividere la decisione del sindaco Moratti è anche l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture, Bruno Simini, che già da adesso assicura: «Non ci faremo cogliere impreparati alla riapertura degli istituti dopo le vacanze, ma chiederemo ad A2A di accendere gli impianti di riscaldamento in anticipo». Al rientro dalle vacanze gli alunni troveranno le aule ben riscaldate. Anche quelli che hanno dovuto fare i conti con gli impianti di riscaldamento rotti.

Se le scuole fossero rimaste aperte, il Comune avrebbe comunque chiesto di lasciare i riscaldamenti accesi per tutta la notte. Scuole chiuse in molti comuni dell’hinterland. Sesto San Giovanni fa eccezione: «Lasciamo aperto, ma chi può tenga i figli a casa».

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