Sdi, espulsa la Mandarelli

Continua il «momento no» dell’ex assessore regionale alle Politiche sociali, Alessandra Mandarelli. Giovedì il ritiro delle deleghe da parte del presidente della Regione, Piero Marrazzo. Quindi la notizia della presunta espulsione dallo Sdi. Ma la Mandarelli non ci sta: «Rimango ulteriormente meravigliata - si legge in una nota di ieri - dal dover apprendere ancora una volta dalla stampa vicende politiche che mi riguardano direttamente e ciò soprattutto se si valuta che sono un dirigente regionale e nazionale dello Sdi. Ho appreso infatti oggi - ieri, ndr - che il presidente della Commissione Nazionale di Garanzia (il quale non ho neanche il piacere di conoscere) avrebbe adottato un provvedimento d’urgenza, preso quindi senza riunire i componenti della Commissione stessa, per la mia espulsione dal partito su iniziativa del segretario regionale pro-tempore Giancarlo Licari».
Un provvedimento, continua la Mandarelli, «di cui non ho avuto direttamente notizia. Sto valutando con i miei legali se impugnarlo perché oltre a non aver avuto modo di difendermi, sono stata gravemente diffamata a mezzo stampa». Il prossimo passo, da parte dell’ex assessore, sarà quindi quello di presentare ricorso nei confronti «della decisione della Commissione di Garanzia.

«In tale atto ricorderò che il concetto di moralità è un valore che fa parte del comune sentire di una società in un determinato momento storico, e nulla ha a che vedere con vicende politiche che si confrontano, in questa circostanza, con assenza di regole certe e mancanza di tutela della democrazia. Mi auguro che in quella sede la Commissione vorrà democraticamente analizzare e valutare anche il comportamento di altri che nella loro funzione hanno esposto il partito a una vicenda di tale gravità».

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