Se per fare grande un «Rigoletto» bastano trabattello e giochi di luce

La scena è su un trabattello, proprio di quelli che usano i muratori in cantiere: ruote ben oliate et voilà, un perfetto palcoscenico rotante artigianale. Con l’unica differenza che, se in teatro basta schiacciare un bottone, qui sono due baldi giovani a fare la magia; e a passare in quattro e quattr’otto dalla casa del gobbo Rigoletto alla stamberga di Sparafucile. «Rigoletto», la celebre opera di Giuseppe Verdi, va così in scena a Torriglia, secondo appuntamento della mini stagione lirica nella rinomata località della Val Trebbia (dopo Tosca lo scorso luglio), organizzata dalla costituenda associazione «Fernando Mainardi»: appuntamento domani (ore 20.45) nel Cinema Teatro Parrocchiale, gentilmente messo a disposizione dal parroco Don Pietro.
«Ci arrangiamo come possiamo - dice con il sorriso il baritono Mario Menini, organizzatore, regista e in questo caso anche protagonista dell’opera -. D’altronde si sa, le realtà piccole faticano non poco, e mettere su uno spettacolo del genere è senza dubbio ambizioso. Ma siamo orgogliosi di ciò che riusciamo a fare, la risposta del pubblico è davvero gratificante».
Sì, infatti a luglio la sala (più di 200 posti) era piena e anche venerdì scorso, la sera della prima di questo «Rigoletto», il successo c’è stato eccome. Sarà forse anche il tocco delle regie di Menini, ogni volta un po’ particolari, e che grazie alla collaborazione con lo scenografo Ninni Miglietta riescono sempre a colpire gli spettatori: e a chi si domanda come si faccia ad ottenere l’effetto psichedelico delle discoteche, risponderemo con una parola: stroboscopio. «Beh, credo di essere l’unico ad usare ancora uno strumento del genere per ottenere giochi di luce - continua Menini - e io credo che l’effetto sia davvero suggestivo».


Cast curioso, che oltre ai «veterani» Menini (Rigoletto) ed Enrico Gregori (Sparafucile), vede giovani e giovanissime: la diciannovenne Francesca Torre nel ruolo di Gilda, la sorella diciassettenne Benedetta Torre in quello di Maddalena; poi Fabio Valenti (Duca di Mantova), Michael Ugo (Borsa), Giorgio Carbone (Marullo), Daniele Nicola (Ceprano), Tommaso Scalzi (Monterone), Chiara Pizzato (Contessa di Ceprano, Giovanna, Paggio). Al pianoforte Francesco Barbagelata; direzione artistica e musicale Laura Bulian, direzione tecnica di sala Carlo Tripodi. Con la partecipazione della Corale Regina Angelorum. Ingresso: posto unico 10 euro.

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