Se l'autovelox non è stato tarato, anche se conforme ai parametri di legge, la multa non vale. È un'altra vittoria degli automobilisti contro le ingiuste contravvenzioni. Stavolta a sbagliare sono stati gli agenti della polizia stradale di Genova che, pur avendone l'obbligo, hanno usato un apparecchio senza averlo sottoposto alla prevista e necessaria taratura periodica che deve avvenire almeno ogni anno. A vincere ancora un assistito dell'avvocato genovese Paolo Marchiò. Gli agenti si erano appostati, lo scorso 12 giugno, sui Giovi nel tratto autostradale Milano Genova direzione Sud e avevano rilevato una velocità di 112 chilometri orari quando il limite era di 100 chilometri orari. Nel verbale era stato indicato che la velocità si era calcolata sottraendo, giustamente, alla velocità effettiva di 118 chilometri orari, la riduzione a favore del trasgressore di 6 chilometri orari, pari al 5 per cento del valore rilevato come previsto dalla legge. Inoltre si precisava che l'apparecchio usato per la rilevazione era un Autovelox marca Sodi con la relativa matricola e omologazione del ministero dei Trasporti e che era stata usata verificando preventivamente la corretta installazione e il buon funzionamento da parte degli agenti.
Tutto ciò non è sufficiente e quindi, per la prima volta a Genova, come è successo però nei mesi scorsi in altre città italiane, il giudice di pace ha accolto il ricorso dell'automobilista che ha risparmiato i punti sulla patente e una bella sommetta. Nella sentenza di Elena Paolicchi si afferma che la Prefettura, a difesa degli agenti, ha addirittura spiegato che la taratura dell'Autovelox non è prevista dalla legge, ma ne è richiesta soltanto l'omologazione.
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