Se il mister lascia Foggia in panchina

Melius abundare quam deficere, dicevano i latini. Tutto vero, certo, ma forse ad Atzori tutte queste alternative – soprattutto in attacco – rischiano anche di complicare un po’ la vita. La Sampdoria è tornata ad allenarsi ieri a Bogliasco, in vista del posticipo di lunedì sera ad Empoli. Tra i tanti giocatori impegnati in questi giorni con le rispettive nazionali, si è rivisto al Mugnaini il solo Padalino. Gli altri (Koman, Laczko, Kristicic, Soriano e soprattutto Romero) sono comunque attesi nella giornata di oggi. Ed ecco che – con 30 giocatori effettivi o quasi a disposizione (anche ieri Gastaldello ha lavorato a parte) – le scelte del mister blucerchiato diventeranno, d’ora in avanti, ancor più decisive. Difficile però ipotizzare rivoluzioni.
L’impressione è che Atzori possa affidarsi, anche al Castellani, alla stesa formazione che domenica ha strapazzato il Gubbio, con l’unica variante di Romero al posto di Da Costa. Non pare scontato, dunque, neppure l’esordio di Pasquale Foggia, il grande colpo di fine mercato della Samp: all’ex laziale (che può essere impiegato come esterno, seconda punta o trequartista) per ora vengono preferiti Bentivoglio rifinitore alle spalle di Bertani e Pozzi in attacco. Con Piovaccari – oltre a Maccarone – ancora in panchina. Ma il campionato di B è lungo e «tutti i giocatori dovranno sempre stare sotto pressione, sarà necessario il contributo di tutti», ha sottolineato negli ultimi giorni Edoardo Garrone. Vero, ma non si può negare che – ad oggi – la rosa blucerchiata sia comunque un po’ troppo affollata.

Consueto malumore sul fronte delle trasferte «vietate», da ultimo, tra i tifosi: la gara di lunedì ad Empoli riservata solo ai possessori della tessera del tifoso. Un’occasione persa, visto che quest'anno la Sampdoria avrà probabilmente un pubblico importante anche in trasferta. Pure nelle partite che si giocano al lunedì sera.

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