Se la musica da camera sposa l’orchestra sinfonica

Carlo Felice e Gog insieme per un concerto speciale, che porta la musica da camera tra le file di un'orchestra sinfonica. Fiori d'arancio per le due realtà musicali genovesi? O una collaborazione occasionale, tanto per chiudere in grande la stagione? «In realtà noi lavoriamo insieme regolarmente, durante tutto l'anno - ha immediatamente precisato il sovrintendente Giovanni Pacor - e non solo per una questione di affitto della sala il lunedì sera. Certo, questo è un evento particolare e più "evidente", ma l'intenzione è quella di creare, sempre di più, occasioni del genere, a testimonianza di una sinergia proficua e stimolante».
Serata speciale, quindi, lunedì prossimo, per l'ultimo appuntamento del cartellone della Gog: Mario Brunello sale sul palcoscenico del nostro teatro in veste di direttore d'orchestra - e non in quella, più nota, di violoncellista - insieme al pianista Lukas Geniusas, classe 1990 e due brillanti concorsi internazionali alle spalle. In programma il Quartetto con pianoforte in sol minore op. 25 di Brahms nella trascrizione - o meglio interpretazione - per orchestra di Schonberg e il Concerto per pianoforte e orchestra in re minore n. 3 di Rachmaninov; con una conferenza introduttiva (ore 19.30 nella Sala Paganini del Teatro) a cura di Pietro Borgonovo. «Sono entusiasta quando vedo che due enti musicali della stessa città riescono a collaborare - ha detto con il suo inconfondibile accento veneto il celebre Brunello. E poi far suonare la musica da camera da un'orchestra sinfonica è per me una piccola vittoria personale: è recente una legge insensata che vieta agli orchestrali di partecipare a concerti cameristici...roba da matti. E un povero violoncellista dove deve eseguire una suite di Bach? In camera sua?». Simpatico e bravo, Brunello racconta cosa si prova sul podio: «Il direttore deve vivere le emozioni qualche attimo prima di chi suona, per essere in grado di comunicarle all'insieme e per ottenere dall'orchestra l'esecuzione ottimale».

Certo che la voglia di ascoltarlo come solista rimane , tanto più che Brunello e il suo violoncello sono inseparabili. Ma non c'é proprio speranza? «Beh....Rachmaninov ha scritto una bellissima sonata per violoncello e pianoforte, non si sa mai...». E allora non ci resta che attendere il bis.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
ilGiornale.it Logo Ricarica