«Se non meritiamo il prossimo mi tingo i baffi»

Onorevole Ignazio La Russa, lo scudetto 2005-06 verrà probabilmente assegnato alla sua Inter. Cosa ne pensa?
«Che, nel caso ce lo assegnassero davvero, non sarebbe uno scudetto da festeggiare con caroselli o feste».
Perché?
«Ma perché la passione di un tifoso in questo modo non viene appagata. Come si fa ad entusiasmarsi per un primo posto ottenuto così? Noi vogliamo conquistare il tricolore con il merito delle azioni sul campo, non per effetto di scandali e sentenze».
Scudetto amaro quindi?
«No, non lo riterrei amaro, anzi».
In che senso?
«Sarebbe comunque un riconoscimento al valore dell’Inter. Voglio dire, anche se non ce lo siamo guadagnato sul campo (ed ora sappiamo anche perché) questo scudetto sarebbe una giusta testimonianza della correttezza della società, che non è stata assolutamente toccata da questo scandalo che ha invece coinvolto le sue dirette concorrenti».
Certo che, dopo 17 anni di fame, uno scudetto così...
«Ripeto che non festeggeremo. La gioia degli interisti si scatenerà per il prossimo, che meriteremo sul campo di gioco».
Già, ora che Milan e Juve sono fuori dai giochi, siete i favoriti per il prossimo campionato.


«Non me lo dica, non me lo dica! Più che rallegrato sono preoccupato! Se l’anno prossimo l’Inter non dovesse vincere, dovrò scappare da Milano, spacciarmi per un tifoso del Catania, tingermi i baffi di biondo e parlare con accento tedesco. E probabilmente sarei lo stesso raggiunto dagli sfottò».

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