A metà corsa laustraliano Cadel Evans finisce a terra con il compagno di squadra Brandt. Lo scivolone in discesa dopo il Col de Buret (escorizioni al gomito, alla spalla e al ginocchio sinistro) non impedisce al canguro di rientrare, ma la maschera di sofferenza di Cadel non promette niente di buono. In corsa è seguito come unombra dai suoi fedelissimi compagni di squadra, ma è tenuto docchio anche da uno che noi è da giorni che non perdiamo di vista: Alejandro Valverde. Sa che laustraliano è sicuramente luomo da battere: è fortissimo a cronometro, è altrettanto forte in salita.
Il corridore murciano però si distingue per «fair-play»: in corsa affianca Evas e si accerta sul suo stato di salute. «Mi sono fatto una bella pelata, sono tutto pieno di sangue...». Alla parola sangue, «Valv-Piti» Valverde ha una reazione immediata e rapidamente se ne va.Se Valverde vede sangue
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