«Se vinciamo mai nell’euro»

Se c’erano timori in Europa sull’euroscetticismo dei britannici - ragione per cui il candidato Tony Blair è stato bocciato ancora prima di correre alla carica di presidente dell’Unione - ieri ogni dubbio è stato fugato dal leader dei Tory, David Cameron. La Gran Bretagna non entrerà mai nell’euro se dovessi vincere le elezioni e diventare premier - ha annunciato Cameron parlando a una conferenza dei Tory. «Il nostro debito e il nostro deficit sono abbastanza pesanti anche senza la camicia di forza dell’euro». Per molti analisti, la svalutazione della sterlina contro le altre divise internazionali ha dato a quel deficit una valvola di sfogo negata ad esempio alla Grecia, che si trova nell’eurozona.
I Tory, che restano i favoriti alle prossime elezioni, rischiano però di non avere la maggioranza dei seggi per governare. Lo rivela un sondaggio Populus per il «Times» secondo cui l’ipotesi di «hung parliament» - la rara circostanza in cui nessun partito ha la maggioranza dei seggi - è molto alta.

I Tory hanno infatti perso negli ultimi sondaggi un punto percentuale e sono in testa con 40% e il Labour è cresciuto di 2 rispetto al mese scorso passando al 30%. L’ago della bilancia potrebbe essere il terzo partito: i Liberaldemocratici oggi dati al 20%.

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