Raffaella Regina
Una fiumana di gente incontrollabile, uno sciame umano che si muove a ritmo della musica proveniente dai locali e dai bongo. Siamo in viale Monte Nero, al Mom, dove ogni mercoledì da due anni la storia si ripete, un fenomeno che non sembra destinato a fermarsi ma che, al contrario, potrebbe crescere. È qui che si ritrovano migliaia di giovani milanesi, universitari, neo-laureati, novelli lavoratori con un solo obiettivo: incontrarsi e fare le ore piccole bevendo litri di birra. La serata comincia attorno alle dieci, i ragazzi cominciano ad affollare la piazza e la «montagnetta» di fronte al Mom, i più fortunati riescono addirittura a prendere posto dentro il locale che già verso le 23 sarà inavvicinabile. Poi vengono presi dassalto anche gli altri bar della zona, il «cinese», che negli ultimi periodi sta facendo affari doro vendendo centinaia di bottiglie di birra, e gli abusivi, numerosissimi, che si trascinano dietro enormi sacchetti colmi di «bionde» ghiacciate. Verso mezzanotte tutta la piazza è stracolma, ci si muove a fatica. Di tanto in tanto, senza apparente motivazione, si alzano cori da stadio, la gente urla e non si preoccupa assolutamente dei residenti della zona. Dal canto loro gli abitanti rispondono alle provocazioni lanciando secchiate dacqua sui giovani, ma loro non se la prendono. «Col caldo che fa dovrebbero tirare lacqua un po più spesso - ride Andrea, studente, 22 anni - così ci rinfrescano un po». Guido invece è di Pescara ma studia a Milano «abito a due passi dal Mom e mi capita spesso di concludere le serate qui con i miei amici. Stasera per esempio abbiamo cenato tutti insieme e poi ci siamo venuti».
Sergio Nastassi, uno dei proprietari del Mom, si difende: «Secondo i vigili siamo noi i responsabili della confusione, molte volte vengono qui e ci chiedono di mandare via la gente nella piazza perché i residenti si lamentano. E hanno certamente di che lamentarsi, visto che ogni giovedì mattina la situazione è disastrosa. Cè puzza, le strade sono sporche e piene di cocci. Ma in fondo noi non centriamo nulla. Ultimamente stiamo chiudendo anche con due ore danticipo, a mezzanotte anziché alle due.
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