Da un secolo i nerazzurri non perdono il Derby d’Italia giocato a novembre

Li ha vinti quasi tutti l’Inter. Ad uno juventino potrà sembrare impossibile, ma non è una favola e nemmeno una smargiassata da bar dello sport, è la pura verità, certificata e documentata dagli almanacchi del calcio. Andateveli a sfogliare e vi renderete conto da soli che quando il calendario del campionato ha fatto disputare il Derby d’Italia a novembre - come stasera - l’Inter non ha mai perso e la Juve non ha mai vinto. Dodici i match disputati fin qui: 8 le vittorie interiste, 4 i pareggi, nessun successo bianconero. Roba da far gonfiare il petto ai bauscia e impallidire i gobbi, pur sempre in vantaggio nei computo complessivo dei match, 94 a 64, anche perché - grazie a Dio - non si gioca solo nel mese dei crisantemi.
Tutto comincia praticamente un secolo fa, nel 1909. Primo scontro della storia, il 28 novembre a Milano, e prima vittoria nerazzurra. Di misura: un semplice 1-0. Di quella partita si ricordano il marcatore, Engler, il nome dell’arbitro, Recalcati, e nient’altro. Ma per gli interisti è sufficiente così...
Nel 1911 si rigioca Inter-Juve a fine novembre e stavolta per i bianconeri è un’autentica ecatombe: finisce 6-1, coi nerazzurri che fanno tutto loro. Persino l’unica segnatura juventina. Mattatore di quella gara fu Aebi, bomber da oltre cento gol con la maglia nerazzurra.
Tradizionalmente, a quei tempi la trasferta di Milano non fu mai una gita di piacere per gli juventini e per iniziare a vincere all’Arena dovettero attendere gli anni Trenta, quelli del dream-team bianconero, capace di inanellare 5 titoli nazionali consecutivi (record tutt’ora ineguagliato). Ne facevano parte Combi, Rosetta, Caligaris, Cesarini, Orsi, «farfallino» Borel. Dall’altra parte, un nome su tutti: Peppin Meazza. Su 5 sfide milanesi la Juve ne vinse 2, ne pareggiò altrettante e ne perse una. Ovviamente, quella giocata a novembre, il giorno 12 del 1933 e finita 3-2. Le reti tutte nel secondo tempo: comincia Mezza dopo appena 2 minuti di gioco, pareggia Borel, ripassa in vantaggio l’Inter con Frione, ripareggia Varglien. Quasi allo scadere è Levratto a dare la vittoria ai nerazzurri. Una rete segnata in zona Cesarini, che giocava con la Juve. Quasi una beffa.
Quella Juve si sgretola nel ’35 e l’Inter (allora Ambrosiana) ne fece polpette ancora una volta a novembre, per giunta il giorno 17, ma non era un venerdì. Finì 4-0, con tripletta di Meazza.
Ben più onorevole per i bianconeri la sconfitta del 14 novembre del ’37, annata in cui Ambrosiana e Juventus si contesero fino all'ultima giornata lo scudetto. Proprio in autunno la Juve visse una piccola crisetta e l’Inter ne approfittò. Finì 2-1, con rete decisiva di Ferrari a 9 minuti dal termine. Trascorsero poi 42 anni prima di rivedere un Inter-Juve di novembre, e capitò nel ’79. L'anno dello scandalo scommesse, stagione in cui l’Inter di Bersellini conquistò il suo 12° scudetto ed Evaristo Beccalossi tiene sempre a precisare che quella vittoria della sua squadra fu assolutamente pulita. Per la serie, excusatio non petita... La Juve del Trap si piazzò seconda ma quell’11/11 a San Siro prese una scoppola indimenticabile: 4-0. Tripletta di Altobelli e gol di Muraro. Tutto nei 45 minuti della ripresa. Lo juventino Marocchino racconta: «Nell’intervallo Boniperti scese negli spogliatoi per farci i complimenti e dirci di continuare così». Appena rientrati in campo, dopo 3’, Spillo l’aveva già buttata dentro una volta. Due minuti dopo aveva risegnato su rigore, a leggere le cronache dell’epoca «parecchio generoso». Diciassette giorni dopo Madama si prese la rivincita vincendo per 1-2 a San Siro nei quarti di Coppa Italia. Finora è l’unica vittoria novembrina della Juve, ma non in campionato.
Un altro 11/11 altrettanto fatale alla Vecchia Signora ci fu nell’84. Stesso risultato dell’11/11/79: 4-0. Stavolta il mattatore si chiama Karl Heinze Rummenigge, autore di una doppietta. A completare l'opera di demolizione ci pensarono Ferri e Collovati.
E con questo roboante successo terminano i successi novembrini degli interisti nei Derby d’Italia, e cominciarono i pareggi. Una serie iniziata il 24/11 dell’85 con un 1-1: apre il campione del mondo Beppe Bergomi, pareggia il conto Platini, lesto a mettere di testa in rete un rigore paratogli da Zenga.
Otto anni dopo, il 28 novembre ’93, è invece 2-2. Però quel giorno la Juve va vicinissima a rompere l’incantesimo novembrino, con una rimonta in tipico stile Madama: andata sotto dopo una rete dell’uruguagliano Ruben Sosa, la Juve pareggia con Roby Baggio e poi passa in vantaggio col tedesco Moeller. Sembra fatta, ma al 92° l’arbitro Cesari vede un fallo in area juventina e Sosa ristabilisce la dura lex novembrina.
È ancora un 28 novembre nel 2004 e pure quella volta finisce 2-2. Con la Juve che stavolta va addirittura sullo 0-2.

Ma non basta: in 6 minuti l’Inter pareggia il conto nel finale di gara. E il sortilegio novembrino prosegue.
Però, attenzione: le serie negative più si allungano e più aumentano le possibilità che si interrompano. Magari già stasera.

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