A smentire la smentita provvede lui stesso. E lo fa sulle pagine di due noti fogliacci berlusconiani: il Fatto quotidiano e il Secolo XIX . Luciano Caré, con o senza accento, è l’imprenditore residente da 13 anni a Montecarlo che, a Ferragosto, aveva raccontato al Giornale di aver incontrato Gianfranco Fini nell’androne del Palais Milton, l’edificio al civico 14 di boulevard Princesse Charlotte dove, come noto, ora abita Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera. Caré, intervistato da Stefano Filippi, ha spiegato al Giornale che quell’incontro, con tanto di scambio di convenevoli, sarebbe avvenuto «durante il ponte del primo novembre» del 2009. Tanto è bastato a far scattare la smentita, ovviamente non di Fini ma di Farefuturo, che ha spiegato che Fini in quel weekend era intento a «cambiare i pannolini» alla figlia Martina, nata meno di un mese prima. Naturalmente, e per interposta fondazione, Fini non smentisce di essere stato in quel palazzo, ma solo di esserci stato durante il ponte del primo novembre.
A rilanciare, però, provvede lo stesso Caré. Ieri l’imprenditore italiano con casa e ufficio a Montecarlo è stato rintracciato da Marco Lillo del Fatto quotidiano che gli ha, per cominciare, chiesto conto di un’indagine del 2004 per contrabbando, rivelata tra i commenti al post di un blog , in un curioso botta e risposta tra il blogger e lo stesso Caré. Che al Fatto ha spiegato: «Quell’indagine si è risolta in un nulla di fatto. Sono stato prosciolto per i reati più gravi e ho patteggiato per due piccole accuse fiscali».
Chiusa la parentesi sui confini dei trascorsi giudiziari, il Fatto torna al «nocciolo della questione monegasca », e registra che «Caré non è impressionato dalla smentita di Fini». «Forse - racconta al quotidiano di Padellaro l’imprenditore - ho solo sbagliato data. Ora sono più preciso. Era un weekend e ricordo che con Fini parlai di immigrazione. Il presidente in quei giorni aveva riproposto la cittadinanza agli extracomunitari. E io lo incalzai: “ma per noi emigrati italiani all’estero nessuno fa nulla”. E ricordo che lui rispose ironicamente: “Non mi sembra che qui ve la passate male. Non siamo nelle miniere del Belgio”. Quindi, vedendo i giornali dell’epoca, potrebbe essere stato l’ultimo weekend di novembre o il ponte dell’Immacolata ». Insomma, «Fini non può negare», spiega diretto Caré al Fatto . Per poi ribadire testimonianza e possibile correzione di data a Francesco Bonazzi del Secolo XIX : «Posso anche essermi sbagliato di qualche giorno- racconta Caré al quotidiano genovese- magari sarà stato un weekend di fine novembre o il primo di dicembre. Però era lui, e abbiamo discusso di politica ». Dubbi? Nessuno: «Intorno alle sei del pomeriggio incontrai Fini con una ragazza bionda che all’epoca non sapevo chi fosse, e un ragazzo che sembrava il loro architetto».
Le nuove date non sono ancora state smentite e già, come leggete qui accanto, spunta un altro «vicino» di Palais Milton che giura di aver visto Fini lì, sotto Natale. Ma, periodo a parte, luinel palazzo c’è mai stato? Sì o no?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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