Solo alle 22 si è chiusa ieri unaltra giornata di fuoco con protagonisti gli immigrati ex occupanti di via Lecco. Lennesima protesta era iniziata alle 16, con gli autobus dellAtm pronti a trasferire una cinquantina di eritrei ospitati fino a ieri nella sede di via Pucci alla scuola di viale Fulvio Testi, dove avrebbero iniziato un percorso di integrazione, con corsi di italiano e avviamento al lavoro. Ma gli immigrati volevano garanzie per il futuro anche degli altri compagni di avventura ospiti in via Di Breme e via Anfossi. Si sono diretti in corteo verso piazza Scala, mentre il consiglio comunale discuteva della vicenda. «Basta con i capricci - ha affermato lassessore Maiolo -, il Comune ha sbagliato perché dallinizio è stato troppo morbido. Alle 22 chiuderemo le porte: o integrati, o clochard». Il consiglio si è spaccato.
«Toni provocatori», ha accusato il capogruppo Ds Fiano. «Troppo buonismo», hanno replicato An e Lega. Solo alle 22, di fronte al no dellamministrazione a riaprire la struttura di via Pucci, gli immigrati hanno accettato di trasferirsi in viale Fulvio Testi.Sedata lultima rivolta dei rifugiati
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